Veneto, Fitch promuove il bilancio della Regione

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luca zaia
luca zaiaZaia: «la conferma del buon governo che abbiamo fatto in questa legislatura, nonostante le difficoltà»

Fitch Ratings ha confermato per la Regione del Veneto il rating di lungo termine BBB+ con prospettive stabili. Tale giudizio interessa circa 800 milioni di euro di obbligazioni e riflette le convinzioni di Fitch su fatto che il Veneto continuerà a conseguire un buon risultato di gestione. E’ questo, in sintesi, il giudizio emesso dall’agenzia internazionale di rating sul bilancio della Regione del Veneto, che viene ampiamente promosso e che riceve la classificazione BBB+ invece di una superiore per il solo motivo che non è permesso che il rating di una Regione superi quello dello Stato di appartenenza.

Fitch valuta le relazioni inter-governative italiane come “neutrali” per il giudizio del Veneto, che è fissato pari al livello nazionale di BBB+, in quanto la Regione manca di autonomia finanziaria sostanziale. La Regione ottiene benefici dallo Stato, come prestiti agevolati a lungo termine, ma rimane soggetta all’obbligo di contributo al risanamento dei conti nazionali, con ripetute riduzioni di risorse attribuite.

Il debito totale del Veneto si attesta intorno a 2,8 miliardi, che comprende 1,6 miliardi di anticipazione di liquidità dallo Stato ai sensi del D.L.35/2013 e 73 milioni di debito a carico dello Stato. Fitch non ritiene che l’indebitamento del Veneto sia fonte di preoccupazione. La liquidità della Regione è pari a 1,1 miliardi, il 10% del bilancio, offrendo una protezione efficace in caso di disallineamenti inattesi nei flussi finanziari in entrata e uscita. Dopo la ricapitalizzazione di 1,6 miliardi, le aziende sanitarie hanno stabilizzato i tempi di pagamento ai fornitori entro i normali 60 giorni dalla fattura.

Fitch si attende che il margine corrente del Veneto si mantenga intorno ai 200-250 milioni nel corso del 2015-2017, ovvero il 2-3% delle entrate correnti. Il margine è ridotto rispetto agli standard internazionali, ma il servizio del debito di circa di circa 150-180 milioni sarà interamente coperto dal bilancio corrente. La flessibilità fiscale residua pari al 10-15% delle entrate fornisce spazi per assorbire eventuali disallineamenti entrate-spese.

Per Fitch, il Veneto tende a mantenere un servizio sanitario equilibrato, settore che assorbe l’80% delle risorse di bilancio. L’agenzia di rating osserva peraltro che il disavanzo del bilancio generale della Regione è stato ridotto a 0,5 miliardi a dicembre 2014, dall’ammontare di 1 miliardo del 2010.

Il Veneto è una delle Regioni maggiormente produttive in Italia e il suo Pil pro capite è del 15% più alto della media Euro-28. Il tasso di disoccupazione è basso, pari al 7,5% (12,5% è il livello nazionale), e ridotto è l’indebitamento delle famiglie, mettendo al riparo il gettito fiscale da improvvise fluttuazioni economiche. Fitch si aspetta che la ripresa del settore industriale Veneto, il secondo più importante d’Italia, contribuirà alla crescita del PIL di circa lo 0,5% nel 2015.

Il giudizio dell’agenzia di rating non arriva inatteso negli uffici del governatore del Veneto uscente e, probabilmente, rientrante, Luca Zaia: «il giudizio emesso da Fitch sul bilancio del Veneto è motivo di grande orgoglio. Ricevere una valutazione positiva, che potrebbe essere anche migliore se non fosse vietato che una Regione abbia un rating superiore a quello del suo Stato di appartenenza, non era facile, in una fase storica di crisi economica diffusa e di continui tagli governativi in ogni settore a cominciare dalla sanità. Ognuno dei cittadini Veneti, con il sacrificio, il lavoro per mantenere la famiglia e pagare le altissime tasse nazionali, la serietà, l’onestà ha portato un mattoncino di questo grande successo».

Secondo Zaia «BBB+ è il massimo che potevamo ottenere, perché non possiamo avere un rating superiore a quello assegnato all’Italia, ma le valutazioni tecniche di Fitch indicano chiaramente come il Veneto sia di fatto frenato dall’Italia, e non da oggi». Per il governatore «Fitch tranquillizza gli investitori internazionali, attestando che i nostri conti sono solidi. Mi auguro che questa valutazione arrivi sui tavoli dei tagliatori romani in modo da fargli capire che tagliare alle eccellenze, qual è il Veneto per un giudice impietoso come Fitch, è un catastrofico errore che porterà l’Italia sempre più in giù».