Con investimenti congiunti si miglioreranno la rete e il servizio in Alto Adige
Rafforzare il trasporto su rotaia in Alto Adige, migliorando la rete e le stazioni, con particolare attenzione alla linea Bolzano-Merano e alla Pusteria. Questo il contenuto dell’accordo quadro e del protocollo d’intesa sottoscritto fra Provincia e Rete Ferroviaria Italiana a Merano dal presidente Arno Kompatscher e dall’amministratore delegato di RFI, Maurizio Gentile.
«Abbiamo concordato assieme a RFI – sottolinea Kompatscher – il percorso da attuare per un’ulteriore ampliamento dell’offerta del trasporto pubblico locale, ponendo le basi per nuovi e interessanti progetti. Le firme apposte oggi rappresentano un importante salto di qualità per la mobilità su rotaia in Alto Adige». A proposito di progetti di sviluppo, il presidente della Giunta provinciale indica quelle che sono le sue priorità: raddoppio della linea Merano-Bolzano, tunnel sotto il Virgolo per garantire ai convogli provenienti da Merano di accedere direttamente allo snodo ferroviario del capoluogo, nuove stazioni sul territorio e la costruzione della variante della Val di Riga.
«In questo modo – prosegue Kompatscher – avremmo la possibilità di intensificare il traffico nelle tratte più utilizzate». Durante il convegno svoltosi a Merano sulle prospettive delle ferrovie regionali per i 10 anni della linea della Val Venosta organizzato da STA, SAD e Dipartimento provinciale mobilità, non si è solo discusso in maniera teorica, ma ci si è concentrati su una serie di misure concrete: tra di esse anche il protocollo d’intesa stipulato da Provincia e RFI per la creazione di un tavolo tecnico che si occuperà non solo dei progetti, ma anche del finanziamento degli stessi.
«Gli accordi sottoscritti – aggiunge Kompatscher – sono frutto di un lungo lavoro, e rappresentano una vera e propria pietra miliare del trasporto pubblico locale. L’obiettivo è quello di rendere sempre più attrattivo l’utilizzo dei treni, garantendo una mobilità sostenibile in una zona delicata come quella alpina».
«Garantire una pianificazione a 360 gradi della mobilità è importante come non mai – conclude l’assessore provinciale ai trasporti Florian Mussner – avere a disposizione un trasporto pubblico efficiente e moderno, infatti, è fondamentale per garantire la raggiungibilità di un territorio e per accrescerne la competitività da un punto di vista economico, turistico, sociale e culturale».
Dai treni locali all’alta velocità, dal tunnel di base del Brennero alle stazioni più periferiche. L’impegno della Provincia di Bolzano per il rafforzamento delle ferrovie regionali è al centro dell’interesse della provincia di Bolzano: «siamo pronti ad assumerci nuove competenze in materia di mobilità su rotaia – ha sottolineato Kompatscher – allo scopo di migliorare, in stretta collaborazione con le autorità statali preposte e con le ferrovie italiane, l’offerta del trasporto pubblico locale». Kompatscher e l’assessore Mussner hanno sottolineato l’importanza delle ferrovie regionali, considerate «parte fondamentale di quel mosaico rappresentato dalla moderna idea di traffico, un concetto che comprende le strade, i binari, ma anche l’aria, e si pone come obiettivo quello di migliorare la raggiungibilità di un territorio».
Concetto ribadito anche da Paolo Emilio Signorini, capodipartimento del Ministero delle infrastrutture, e dalla docente universitaria Gabi Tröger Weiss, i quali hanno indicato nella copertura del cosiddetto “ultimo miglio, la più grande sfida del futuro”. Secondo Signorini, inoltre, «le regioni alpine devono avere una sensibilità particolare in tema di mobilità sostenibile. La riattivazione della linea della Val Venosta e la modernizzazione della linea della Val Pusteria rappresentano dei modelli da imitare». Proprio la Merano-Malles, che è stata al centro dei festeggiamenti per il compleanno numero 10, è cresciuta sino a diventare un vero e proprio marchio, con i 2 milioni di passeggeri ogni anno che dimostrano come gli investimenti effettuati abbiano prodotto un ritorno positivo.
«Il percorso non deve fermarsi qua – ha aggiunto il direttore della STA, Joachim Dejaco – la capacità della linea della Val Venosta è ormai al limite, e l’elettrificazione rappresenta il prossimo decisivo passo in avanti. Le opere preparatorie sono a buon punto, e i lavori potrebbero essere completati nel giro di 3-4 anni con un investimento nell’ordine dei 55 milioni di euro».