Mediocredito Friuli Venezia Giulia, approvato il bilancio 2014 in rosso di 28,5 milioni

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cristiana Compagno pres mediocredito FVG francesco peroni ass finanze FVG
cristiana Compagno pres mediocredito FVG francesco peroni ass finanze FVGProsegue il risanamento della banca che dimezza la perdita

Approvato all’unanimità dall’assemblea degli azionisti il bilancio 2014 di banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia, che chiude con un risultato economico negativo di circa 28,5 milioni, in linea con le previsioni del piano industriale avviato dal nuovo consiglio d’amministrazione e in forte riduzione (-54%) rispetto al dato del 2013 (62,5 milioni). A presentare il bilancio è stata la presidente di Mediocredito Cristiana Compagno, con due dei tre soci principali: Regione, con l’assessore alle Finanze Francesco Peroni e Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste, con il presidente Massimo Paniccia.

Le sofferenze dei crediti sono 327 milioni euro su un totale di 615 milioni di crediti deteriorati; le coperture sui deteriorati crescono al 35,6%, le sofferenze sono coperte al 53,2%. Il totale dell’attivo patrimoniale è a 1.961 milioni euro, il patrimonio netto è di 188,9 milioni. La banca ha un profilo patrimoniale che evidenza nel 2014 un indicatore di total capital ratio del 15,17%, in crescita rispetto al 10,77% del 2013. «Per ora – ha reso noto la presidente – non sono previsti aumenti di capitale».

La presidente Compagno, a proposito del passato della banca, durante il quale si sono accumulate le sofferenze, ha precisato che Mediocredito, dopo l’ispezione della Banca d’Italia, che non ha dato alcun risultato, «sta ora svolgendo autonomi accertamenti, all’esito dei quali, qualora si evidenziassero elementi di responsabilità, i soci dovrebbero avviare azioni specifiche di tutela legale». La presidente ha poi precisato che i «livelli patrimoniali sono solidi e sono stati raggiunti tutti gli obiettivi fissati per il 2014, ancorché si debba proseguire il cammino per portare a termine il risanamento della banca intrapreso da questo consiglio d’amministrazione. Nonostante le note difficoltà del credito e la perdurante incertezza del quadro economico generale sono migliorati tutti gli indicatori e si è più che dimezzata la perdita del 2013, e nel contempo è aumentata la copertura del rischio di credito», ha spiegato Compagno. Per la presidente, «la strada è ancora in salita e la via delle alleanze strategiche è obbligata»; l’operazione trasparenza di Mediocredito iniziata un anno fa, «deve continuare, ma si eviti – ha esortato – che la banca diventi oggetto di scontro politico».

Mediocredito è in «via di guarigione e, pur avendo sue problematiche di antica origine, sta uscendo con efficacia e determinazione dal punto di vista dei target assegnati. Abbiamo fiducia che questo percorso di convalescenza si concluderà con il “break even point” previsto per il 2016» ha detto l’assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni dopo l’approvazione del bilancio della banca, precisando che «gli attacchi fondati su dati impropri hanno prodotto danni patrimoniali ingenti, che dobbiamo quantificare: il danno fatto a una banca pubblica ricade su tutti i cittadini, primi azionisti di Mediocredito». Peroni ha parlato di dati «non corrispondenti al vero», relativi a Mediocredito. La Giunta regionale «non prende lezioni di trasparenza – ha proseguito – tanto che a poche settimane dal nostro insediamento, abbiamo condizionato qualsiasi scelta sul futuro di Mediocredito al percorso “new diligence” e trasparenza. Dunque i dati sui crediti deteriorati erano stati diffusi da mesi nelle sedi pubbliche: bastava attingere a fonti ufficiali, o volendo ricorrere ad altre fonti, passarle al vaglio di doverose verifiche, che non pare siano state effettuate».

«Per le future alleanze strategiche di Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia, all’orizzonte per ora c’è il gruppo bancario Iccrea, ma non abbiamo ancora chiuso un accordo e la prospettiva resta di apertura anche ad altri protagonisti interessati» ha ribadito Peroni per il quale sul versante delle alleanze, «non siamo arrivati ancora al risultato, ma abbiamo fatto molti e decisivi passi avanti. Anche questo è un elemento di conforto, del quale tutti i cittadini devono essere consapevoli. Si sappia che il loro patrimonio è al sicuro». Peroni ha poi evidenziato che «si tratta di alleanze che questa banca deve perseguire, come già la Giunta regionale ha indicato, in ragione del mutato scenario di crisi che ha cambiato la geografia bancaria, oggi notoriamente in tumultuosa evoluzione».