De Poli: «confermate le politiche di contenimento dei costi senza penalizzare il territorio»
Fondazione Cassamarca ha chiuso il bilancio 2014 con un avanzo di esercizio lordo di 893.000 euro, derivante «da un aumento complessivo delle entrate finanziarie, da una riduzione dei costi e dall’adeguamento alle direttive» in materia di ammortamenti. Sull’avanzo incidono accantonamenti del 25% per la copertura delle perdite e, successivamente, un 20% di quanto rimane da destinare a riserva obbligatoria. Calcolando altri 18.000 euro circa per il Fondo per il volontariato, l’avanzo netto di esercizio della fondazione bancaria guidata da Dino De Poli si assesta così a 518.000 euro.
La Fondazione di Ca’ Spineda sottolinea l’effetto dell’ulteriore aggravio fiscale disposto dalla legge n. 190 del 2014, che tassa i dividendi, ai fini del calcolo dell’imposta Ires, sul 77,74% del loro valore complessivo e non più, come in passato, sul 5%. Calcolando perciò i circa 1,4 milioni dovuti per effetto della partecipazione di Fondazione Cassamarca a Unicredit dello 0,24%, l’Ires va ad incidere per circa 400.000 euro. Il risparmio complessivo delle società controllate da Fondazione, negli ultimi cinque anni, è stato del 50% sui costi di funzionamento, con risparmi del 30% sul personale e del 36% sui compensi agli organi statutari.
Per De Poli «il bilancio 2014 conferma la politica di contenimento dei costi attuata dalla senza rinunciare al proprio ruolo attivo nel territorio».