Vivaldi e i Mottetti per voce sola e orchestra

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venetia antiqua
venetia antiquaAffollato concerto di “Venetia Antiqua” nella chiesa di San Giovanni Evangelista
di Giovanni Greto

“Venetia Antiqua” indica un organico numericamente variabile di musicisti veneti, che da tre anni si esibisce nella chiesa di San Giovanni Evangelista di Venezia, anche al fine di contribuire al suo restauro e a quello delle opere in essa custodite.

Quest’anno da marzo a giugno tra gli autori interpretati dall’orchestra spicca quello di Antonio Vivaldi (1678-1741), nello specifico, i mottetti per voce sola ed orchestra. Ne è protagonista la soprano Liesl Odenweller, artista americana che ha suscitato l’ammirazione di critica e pubblico su entrambe le coste dell’atlantico, per un’interpretazione piena di intensa virtuosità di un repertorio ampio e variato. In una recente esibizione, “Venetia Antiqua” ha eseguito con spigliatezza e rispetto il Concerto in Do maggiore RV 113 per archi e basso continuo nei movimenti Allegro-Grave-Allegro e due mottetti in lingua latina: “Sum in medio tempestatum”, in Fa maggiore e “Nulla in mundo pax sincera” in Mi maggiore. Tra i due mottetti l’ensemble ha inserito il Concerto in Re minore opera 9 numero 2 per oboe, archi e basso continuo del compositore e violinista veneziano Tommaso Albinoni (1671-1750), il quale, accanto a Vivaldi e ai due fratelli Marcello (Alessandro e Benedetto) contribuì alla grande fioritura del concerto strumentale veneziano settecentesco, inaugurata proprio dalla sua raccolta di Sinfonie e concerti a cinque, opera 2 (1700).

Nicola Favaro all’oboe ha dato prova di bravura tecnica attraverso una sonorità che si è felicemente espansa nell’acustica della piccola chiesa. Applausi ripetuti hanno indotto l’orchestra a concedere un breve bis, tratto dal “Rinaldo” di Georg Friedrich Haendel (1685-1759), ispirato all’epica cavalleresca di Torquato Tasso.