Cibo, imparare a scegliere consapevolmente

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lendinara convegno filiera cibo manfredini giuriolo coldiretti
lendinara convegno filiera cibo manfredini giuriolo coldirettiLa dieta mediterranea rischia di essere soppiantata da un modello globalizzato

Acqua, energia, disponibilità di suolo agricolo, cambiamenti climatici, conflitti tra paesi. Tutto ruota attorno alla produzione di cibo per sfamare una popolazione mondiale che si stima arrivi a 10 miliardi nel 2050. E poi i paradossi: tre quarti degli alimenti nel mondo sono cibi processati industrialmente ed ormai danno meno energia di quella che serve per produrli e farli viaggiare da un capo all’altro del mondo globalizzato, consumando petrolio in quantità. Quanta energia danno i corn flakes e quanta ne hanno consumata prima di arrivare nella tazza del consumatore?

Tante domande e provocazioni al convegno “La centralità del cibo”, organizzato da Coldiretti Rovigo. Il sindaco di Lendinara, Luigi Viaro ha presentato la prima uscita pubblica del nuovo delegato all’Agricoltura, il consigliere Claudio Ghirardello, a segnalare l’importanza dell’appuntamento. Presenti diversi sindaci del territorio, rappresentanti regionali, ma soprattutto, molti cittadini interessati al tema, insieme a varie rappresentanze di Coldiretti.

Relatore d’eccezione, Rolando Manfredini, capo area Sicurezza alimentare e produttiva della Confederazione nazionale Coldiretti. «Ci siamo sempre più allontanati da quello che è naturalità del cibo – ha spiegato Manfredini – con tutti i problemi conseguenti anche nutrizionali. Si sta affermando un modello globale dove si consumano cibi più calorici che costano meno e saziano di più al momento. La conseguenza è che abbandoniamo, anche noi in Italia, la dieta mediterranea. E questo porta ad uno scollamento delle generazioni, perché mentre la nostra generazione di adulti è ancora in ottima salute, i nostri bambini sono i più obesi e in sovrappeso d’Europa. Uno scienziato ha detto che questa generazione di bambini sarà quella che per la prima volta nella storia, vivrà meno dei propri genitori. E’ tragico».

Per Manfredini «dal punto di vista della sicurezza alimentare l’Italia è prima in Europa, la qualità di quello che si produce non è in discussione, però sta importando con aumento esponenziale da vent’anni da tutto il mondo, tanto che è stata classificata paese a medio rischio sicurezza, al pari dell’America Latina. Questo significa che sta perdendo la sua sovranità alimentare, la sua storia e sempre più la sicurezza di quello che si mangia. La sovranità alimentare – ha concluso Manfredini – è fondamentale per valutare l’impegno verso un futuro alimentare, quello dei nostri figli, che sia sano per lo stomaco, libero per le possibilità di scelta del consumatore ed equilibrato nella distribuzione dei redditi in tutta la filiera».

Da tutto questo quadro complesso, il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo, ha tratto il messaggio lasciato dall’associazione a tutti i presenti: «non possiamo perdere le nostre eccellenze e le nostre tipicità le possiamo valorizzare solo rendendole distinguibili con l’etichettatura. L’obbligatorietà dell’origine in etichetta di tutti i prodotti freschi e trasformati è un percorso ancora lungo, ma su cui Coldiretti non mollerà, perché è l’unico modo per dare gli strumenti al consumatore per scegliere consapevolmente e per riconoscere a quell’80% delle aziende agricole complessive, che sono a conduzione familiare e che producono il cibo naturale, sano e salubre, il riconoscimento economico per il loro lavoro».