Convegno organizzato da Confindustria Padova, Confindustria Vicenza e Unindustria Treviso con la Fondazione Italia Cina. Anteprima del Rapporto annuale “La Cina nel 2015” e confronto sulle opportunità di business
Archiviato il 2014 con una crescita economica di “solo” il 7,4%, la più bassa in 24 anni, la Cina fissa nel 7% la crescita attesa nel 2015. Un raffreddamento dopo oltre due decenni a doppia cifra, ma il tasso più alto del G20, che permetterà alla Cina di sfidare gli Stati Uniti e diventare nel futuro prossimo la prima economia del mondo.
È il nuovo corso di Pechino, il “new normal” come lo definisce il governo, un cambio di pelle dal modello orientato su export e produzione “labour intensive” a quello basato sui consumi interni e sulla produzione di qualità, attenta ai contenuti tecnologici e all’ambiente. Una “nuova normalità” che può aprire una corsia preferenziale ai prodotti e alla meccanica strumentale “Made in Italy”.
Quali le opportunità nella Cina del “new normal” per le Pmi che si affacciano al mercato cinese, che stanno valutando le strategie d’ingresso o che sono già presenti con investimenti in Cina e che perciò necessitano di informazioni aggiornate e di prospettiva? Come allacciare relazioni di successo e di quali problematiche o rischi tenere conto sotto il profilo fiscale, giuridico, contrattuale? Quali i settori di punta su cui investire? Sono i temi che, insieme all’anteprima del Rapporto 2015 della Fondazione Italia Cina, sono stati affrontati nel convegno “Le nuove regole per fare affari in Cina” organizzato da Confindustria Padova, Confindustria Vicenza e Unindustria Treviso in collaborazione con la Fondazione Italia Cina.
L’apertura dei lavori è stata effettuata da Marco Stevanato, delegato Confindustria Padova all’Internazionalizzazione: «la Cina rappresenta un potenziale inesplorato, con straordinarie opportunità per le imprese padovane e venete di tutti i settori. Un bacino di milioni di consumatori e un’economia alle prese con una riorganizzazione nel segno di consumi interni e qualità di vita in cui la produzione italiana di eccellenza ha molte carte da giocare, dall’agroalimentare alla meccanica, alle tecnologie ambientali e per l’automazione. Un mercato lontano e molto competitivo da approcciare perciò in modo strutturato, con organizzazione e determinazione. Da qui l’impegno di Confindustria Padova per far crescere la cultura delle aziende associate e fornire loro conoscenze, relazioni e strumenti per affrontare questo mercato. Vogliamo creare una “piattaforma per l’internazionalizzazione” delle Pmi che metta insieme soggetti pubblici e privati e sia accessibile sul territorio, collegando le imprese già presenti in Cina per uno scambio di esperienze e relazioni che possa diventare un’infrastruttura stabile di supporto. L’iniziativa del convegno, realizzato con Vicenza e Treviso, e il panel di esperti a disposizione delle Pmi va in questa direzione».