Confindustria Udine, Sacilotto nuovo responsabile delle industrie alimentari e bevande

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Maurizio Sacilotto responsabile gruppo alimentari e bevande confindustria Udine foto Gasperi
Maurizio Sacilotto responsabile gruppo alimentari e bevande confindustria Udine foto GasperiIl settore chiude il 2014 in ripresa trainato dalla domanda estera

Maurizio Sacilotto, amministratore unico di Friulbaker di Tolmezzo, è stato eletto all’unanimità nuovo capogruppo del Gruppo alimentari e bevande di Confindustria Udine. Subentra a Cristian Vida, giunto al termine del suo terzo mandato e non più rieleggibile. «Ci sono piena condivisione di intenti e continuità di azione con chi mi ha preceduto – assicura Sacilotto, che era già stato capogruppo nel biennio 2005-2007 –.

Tanti e importanti sono infatti i progetti promossi da Cristian Vida che desidero portare avanti: penso, in primis, alle linee guida regionali su igiene alimenti ed Haccp, frutto della collaborazione con Direzione Regionale della Salute e Asl, e all’assicurazione crediti per aiutare le imprese alimentari nei processi di internazionalizzazione».

A parlare nel dettaglio del progetto delle linee guida su igiene e Haccp è stato proprio, nella sua relazione consuntiva, il capogruppo uscente Vida: «è stato sicuramente un progetto “pionieristico”, che però ha subito riscontrato l’attenzione e la collaborazione operativa della direzione regionale della salute e che alla fine di un impegnativo lavoro congiunto (10 gruppi di lavoro, 54 riunioni, 180 ore di lavoro), ha ricevuto il giusto riconoscimento con l’approvazione avvenuta il 30 gennaio 2015 da parte della Giunta regionale di una delibera contenente una serie di procedure tese a creare uniformità di applicazione delle procedure in materia di igiene degli alimenti. Si è trattato quindi di un’esemplare sinergia operativa tra ASL, Territoriali della Confindustria in Regione ed aziende dei Gruppi alimentari e bevande che hanno ancora una volta dimostrato come il lavoro comune su obiettivi di carattere generale sia altamente proficuo in termini di risultati raggiunti: più che l’unione fa la forza, si potrebbe affermare che l’unione permette di raggiungere ciò che singolarmente resterebbe solo un mero proposito».

L’altra tematica sui cui il Gruppo si è concentrato è stata la “costruzione” di un polizza assicurazione crediti che potesse essere adatta ad una categoria che vanta una elevata frammentazione di clienti con importi di credito abbastanza ridotti, ancorché ripetitivi nel tempo, ovvero proprio le caratteristiche che a qualsiasi compagnia assicurativa non trovano l’adeguata attenzione.

«Attraverso una serie di incontri operativi coinvolgendo le quattro maggiori compagnie assicurative a livello europeo, ed aver loro spiegato che le esigenze di assicurazione del credito delle imprese alimentari sono nettamente diverse da quelle del settore manifatturiere, si sono potuti ottenere i primi risultati pratici: è stata pertanto raggiunta una apposita convenzione con Sace BT per il nuovo prodotto assicurativo denominato “BT Sviluppo Export”. Anche in questo caso – ha osservato Vida -, da un’utopia iniziale che poteva essere vista negativamente dalle compagnie assicurative, si è passati ad un nuovo prodotto assicurativo, che sicuramente sarà di stimolo anche per le altre compagnie che ad oggi non hanno manifestato interesse ma che indubbiamente le porterà a riconsiderare le loro posizioni».

A livello provinciale, i dati dell’indagine congiunturale condotta dall’Ufficio studi di Confindustria Udine delineano, da un lato, un quadro caratterizzato da una generale crescita nel 2014 rispetto al 2013, dall’altro, un leggero rallentamento nell’ultimo trimestre, con una parziale erosione dei risultati soddisfacenti raggiunti dalle aziende in particolare nella prima parte dell’anno.

Ancora una volta è stata la domanda estera ad assumere i valori più elevati (+15,8%) mentre le variazioni per produzione (+0,6%) e fatturato totale (+1,7%) sono meno marcate.

Nel dettaglio, le esportazioni di prodotti alimentari hanno segnato nel 2014 un incremento del 17,7% rispetto al 2013, passando da 175 a 206 milioni di euro. In crescita del 5,2% anche l’export delle bevande, che passano da 41 a 45 milioni di euro.

Tra le principali destinazioni dell’export di si registra un aumento in Germania (+21,6%, per un valore pari 46,5 milioni di euro), Austria (+2%, 32,7 milioni di euro) e Francia (+5,8%, 25,7 milioni di euro), un calo negli Stati Uniti (-12,4%, 12,5 milioni di euro) e Spagna (-21,6%, 8,4 milioni di euro).

Mentre i livelli occupazionali hanno mostrato una sostanziale tenuta, le ore di cassa integrazione autorizzate, hanno registrato un aumento del 35,4% nel 2014 rispetto all’anno precedente (da 183 a 248 mila ore) .

L’andamento degli ordinativi e le previsioni a breve emerse dai risultati provvisori dell’indagine congiunturale riferita al 1° trimestre del 2015 evidenziano uno scenario positivo per il comparto alimentare provinciale.