Trentino Alto Adige, presentato il bilancio di attività 2014 della Guardia di finanza

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guardia di finanza pattuglia finanzieri-ilnordest-quotidianoDenunciati 175 responsabili di frodi, sequestrati beni per 22 milioni di euro e scovati 230 evasori totali

La Guardia di finanza del Trentino Alto Adige ha presentato i dati riguardanti l’attività del corpo nel 2014. Quanto a frodi fiscali e a economia sommersa, le Fiamme gialle hanno eseguito 820 verifiche e 1.600 controlli. I finanzieri sottolineano il lavoro «sul versante delle “uscite”, essenziale per migliorare l’efficienza dell’apparato pubblico e assicurare il corretto impiego delle risorse statali e comunitarie. Particolare attenzione è stata rivolta al contrasto della criminalità organizzata ed all’aggressione dei patrimoni illeciti, che minano alla radice il tessuto socio-economico, impedendo alle imprese oneste di competere in modo leale e virtuoso».

Nel 2014 sono stati denunciati 175 responsabili di frodi e di reati fiscali e sono stati sequestrati beni per un valore di circa 22 milioni di euro: Sono state avanzate inoltre proposte di sequestro per ulteriori 73 milioni di euro. Individuati due casi di frodi Iva e effettuati 20 interventi nel settore della fiscalità internazionale. In particolare, a finire sotto la lente della Guardia di finanza sono stati, essenzialmente, i trasferimenti “di comodo” delle residenze di persone e società (fenomeno illecito meglio conosciuto come “esterovestizione”), le stabili organizzazioni non dichiarate in Italia di società estere nonché le operazioni di “transfer pricing”. Particolare attenzione è stata riservata all’individuazione e alla scoperta di soggetti economici totalmente sconosciuti al fisco (gli evasori totali), che sono stati 230. I controlli per la verifica sul corretto adempimento del rilascio di scontrini e ricevute fiscali, pari a 8.760, hanno fatto emergere irregolarità pari al 22%. In materia di lavoro sommerso sono stati individuati 88 datori di lavoro che hanno fatto ricorso alla manodopera di 144 lavoratori completamente “in nero” e di 205 lavoratori irregolari.

Sono state avviate azioni mirate tanto alla repressione dei più gravi episodi di frode e mala gestione quanto al contrasto di fenomeni come l’irregolare accesso a prestazioni sociali agevolate ed all’esenzione dal ticket sanitario. Nel concreto si sono tradotte nell’esecuzione di 7 indagini contro le frodi al bilancio dell’Unione europea, scoprendo indebite percezioni e richieste di fondi pubblici per circa 380.000 euro, con la conseguente denuncia all’autorità giudiziaria di 36 persone. Ma anche nell’esecuzione di 28 indagini contro le frodi al bilancio nazionale, scoprendo indebite percezioni e richieste di fondi pubblici per oltre 20 milioni di euro, con la conseguente denuncia all’autorità giudiziaria di 233 persone, di cui 3 in stato d’arresto.

E’ stato eseguito l’accertamento di frodi previdenziali e assistenziali per oltre 9 milioni di euro (importo indebitamente percepito). Tra tutti i beneficiari delle varie tipologie di sostegno, ricevute senza averne diritto (esempio assegni sociali), 218 persone sono state deferite alla magistratura, delle quali 3 in stato d’arresto. Sempre nello stesso ambito di accertamenti, le Fiamme gialle hanno lavorato nell’individuazione di 166 “falsi” poveri, che hanno indebitamente beneficiato di prestazioni sociali agevolate, per un valore di oltre 240.000 euro, identificabili, a titolo esemplificativo, con le rette agevolate per l’accesso ad asili nido ed altri servizi per l’infanzia, la riduzione del costo delle mense scolastiche, i buoni-libro e le borse di studio per studenti, i servizi socio-sanitari domiciliari ed i ticket, le agevolazioni per servizi di pubblica utilità (trasporti) e per l’erogazione di luce e gas. Il lavoro si è inoltre concretizzato nella denuncia di 82 responsabili di reati contro la pubblica amministrazione e l’arresto di 1 persona, nella scoperta, in materia di appalti pubblici, di assegnazioni irregolari per circa 500.000 euro, nell’individuazione di circa 17 milioni di euro di danni erariali, a seguito di 28 controlli, effettuati d’iniziativa o su delega della Corte dei Conti, con la conseguente verbalizzazione nei confronti di 134 persone.

Nell’ambito dell’attività anticontrabbando, sono stati eseguiti 47 interventi, al termine dei quali sono state riscontrate altrettante violazioni, con il conseguente deferimento alla magistratura di 9 soggetti. I dati fanno parte del bilancio del lavoro della guardia di finanza del Trentino Alto Adige nel 2014. In materia di accise sono stati effettuati 29 interventi, che hanno consentito di sequestrare oltre 50.000 chilogrammi di prodotti energetici e 120 litri di alcol. Per quanto riguarda la lotta al gioco illegale sono stati verbalizzati 68 soggetti e sono state accertate 12 violazioni. L’attenzione delle Fiamme gialle è stata rivolta anche all’aggressione agli interessi economico-patrimoniali della criminalità organizzata e al riciclaggio, privilegiando un approccio investigativo trasversale, che ha permesso di rilevare i ricorrenti profili di interconnessione tra gli approfondimenti antiriciclaggio, l’attività di controllo in tema di circolazione transfrontaliera di valuta e metalli preziosi, le indagini a tutela dei mercati finanziari e l’evasione fiscale. A fronte di 49 indagini antiriciclaggio, 12 soggetti sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria e 1 è stato arrestato. Sono state approfondite inoltre 166 segnalazioni di operazioni sospette ed eseguite 7 ispezioni antiriciclaggio, per appurare il rispetto degli obblighi di identificazione e verifica della clientela, archiviazione dei dati e segnalazioni dei casi anomali.

Per quanto riguarda i controlli valutari, anche grazie a un sistema sanzionatorio più severo e efficace entrato in vigore nel 2012, sono stati intercettati alla frontiera contanti e titoli illecitamente trasportati per quasi 1,4 milioni di euro, contestando 23 violazioni e sequestrando oltre 400.000 euro. La maggior parte dei risultati scaturisce dai controlli al confine con la Svizzera e l’Austria. A riferirlo, nel bilancio annuale dell’attività del 2014, è la guardia di finanza del Trentino Alto Adige. Tra i principali modus operandi scoperti dai finanzieri per tentare di aggirare la normativa vigente, c’è il frazionamento delle somme tra più passeggeri e l’occultamento della valuta sulla persona o in doppifondi artatamente ricavati nei bagagli, negli oggetti trasportati o negli automezzi. Per garantire una maggiore efficacia nel servizio, le Fiamme gialle si sono avvalse dell’ausilio di speciali collaboratori i cosiddetti “cash dog”, unità cinofile appositamente addestrate a riconoscere l’odore della carta filigranata e degli inchiostri impiegati per la stampa delle banconote. Non sono mancati neppure i sequestri di banconote e monete false per un importo di oltre 27.000 euro.

Sono state denunciate inoltre 47 persone, a vario titolo, per reati societari, fallimentari bancari e finanziari. Ricorrendo ai poteri previsti dalla normativa antimafia, sono stati eseguiti 47 accertamenti patrimoniali, nei confronti di 85 soggetti, conclusisi con la proposta di sequestro di beni per un valore complessivo che supera i 2,5 milioni di euro. In materia di tutela dei diritti di proprietà e dei consumatori, sono stati eseguiti 47 interventi, dai quali è scaturita la denuncia di 12 persone e il sequestro di 548.955 prodotti, di cui 2.097 per contraffazione, 546.759 per violazione della normativa sulla sicurezza e 99 per la violazione della normativa sul “Made in Italy”. Le violazioni constatate in materia di controllo dei prezzi sono state 47.

Nel comparto dei traffici illeciti, l’azione di servizio per contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, svolta mediante l’esecuzione di indagini, anche a carattere internazionale e sotto il costante coordinamento della direzione centrale per i servizi antidroga e del comando generale – II Reparto, ha permesso di denunciare, alla competente autorità giudiziaria, 90 narcotrafficanti e di arrestarne 50, di sequestrare 40 chilogrammi di droga, tra hashish, marijuana, cocaina, eroina ed altre sostanze psicotrope. Per quanto riguarda il contrasto al traffico di armi sono stati deferiti alla magistratura 10 responsabili, di cui 4 in stato di arresto. Nell’ambito del contrasto agli illeciti nel settore ambientale, sono stati effettuati 6 interventi con la conseguente denuncia di 3 responsabili all’Autorità Giudiziaria e il sequestro di quasi 600 chilogrammi di rottami metallici. Il controllo economico del territorio è stato assicurato dai Reparti mediante l’attuazione di efficaci dispositivi di contrasto, realizzati mediante l’impiego di pattuglie dislocate su tutto il territorio regionale ed assicurando, tra gli altri, tempestivi interventi in occasione di specifiche attivazioni tramite il servizio di pubblica utilità “117”. Infatti, oltre 570 sono state le telefonate pervenute alle Sale Operative presenti nelle due provincie, a seguito delle quali, a seconda dei casi, sono state attivate le pattuglie per gli immediati riscontri “sul campo” ovvero i Reparti territoriali per l’ulteriore approfondimento operativo delle segnalazioni. Sottolineata infine l’attività di soccorso prestata dal personale appartenente alla componente specialistica del Soccorso alpino della guardia di finanza (Sagf), in stretta sinergia con la sezione aerea di Bolzano, che, nella decorsa annualità, ha effettuato 863 interventi a favore di 823 persone, recuperando, purtroppo, 21 salme.