Distilleria Domenis accise dovute secondo la Cassazione

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Cividale del Friuli (Udine). Distilleria Domenis ha visto respingere il ricorso in Cassazione contro la sentenza di condanna della Commissione Tributaria Regionale del Friuli Venezia Giulia.

Distilleria Domenis srl è assistita dall’avvocato Salvatore Capomacchia, partner dell’omonimo studio legale in Udine e dall’avvocato Enrico Casamassima name partner dello studio legale in Roma.

Nel 2010 l’Agenzia delle Dogane aveva notificato a Distilleria Domenis un invito al pagamento di quasi 10 milioni di euro a titolo di accisa sugli spiriti, IVA correlativa, interessi ed indennità. I fatti risalgono agli anni dal 1994 al 1998 in cui Domenis aveva esportato i propri distillati verso i paesi (allora) extracomunitari dell’Estonia e della Lettonia, risparmiando quasi 6 milioni di euro grazie al regime regime di sospensione di accisa di alcool etilico a 95°. La richiesta di pagamento era sostenuta dal fatto che i documenti doganali irregolari avevano impedito di determinare con esattezza il luogo di immissione al consumo, di conseguenza Domenis non poteva beneficiare del regime di sospensione in accisa.

La Commissione Tributaria Provinciale di Udine aveva accolto il ricorso dell’azienda condannando l’Agenzia al pagamento delle spese di lite. Ma il successivo appello proposto dall’Agenzia delle dogane alla Commissione Tributaria Regionale aveva riformato la sentenza di primo grado, sentenziando che la disciplina delle accise era comunque applicabile a quella tipologia di operazioni e condannando Domenis al pagamento della “bolletta”. Il dieci marzo l’epilogo con la pubblicaziione della sentenza della Corte di Cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso e condannato l’azienda al pagamento delle spese di lite.

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