Il governo Renzi toppa i conti economici: tassazione, spese e deficit pubblico ai massimi

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matteo renzi premier mano conta
matteo renzi premier mano contaNel IV trimestre 2014 cresce l’indebitamento del comparto pubblico. Deficit al 3%

Nel quarto trimestre del 2014 l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari al 2,3%, a fronte dell’1,2% registrato nel corrispondente trimestre del 2013. Complessivamente, nell’anno 2014 si è registrato un indebitamento netto pari al 3,0% del Pil, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al 2013 e proprio sul filo del tetto fissato dall’Unione Europea per fare scattare le procedure di deficit eccessivo.

Nel quarto trimestre 2014 il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo e pari a 10.132 milioni di euro (+15.405 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2013). Nell’anno 2014, il saldo primario positivo è stato pari all’1,6% del Pil, in riduzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2013.

Nello stesso periodo, il saldo corrente (risparmio) è stato positivo e pari a 2.319 milioni di euro, inferiore a quello del corrispondente trimestre dell’anno precedente, quando era risultato pari a 5.248 milioni di euro (Prospetto 2). L’incidenza sul Pil è stata pari a +0,5%, a fronte di un valore di +1,2% nel corrispondente periodo del 2013. Complessivamente, nell’anno 2014 il saldo corrente in rapporto al Pil è stato pari a 0,1% invariato rispetto al 2013.

Nel quarto trimestre 2014 l’andamento della spesa pubblica è cresciuto del 2,6% rispetto al corrispondente trimestre del 2013. La loro incidenza sul Pil è salita al 57,6% con un aumento in termini tendenziali di 1,5 punti percentuali. Complessivamente, nel 2014 l’incidenza delle uscite totali sul Pil è stata pari al 51,1% (50,9% nell’anno 2013). La tanto decantata revisione della spesa pubblica di Renzi & Co. continua ad essere una chimera, visto che l’aumento della spesa pubblica trascina dietro l’aumento della tassazione e la crescita non decolla visto che gran parte della spesa pubblica è fatta da voci correnti e non da investimenti produttivi.

Le uscite correnti hanno registrato, nel quarto trimestre 2014, un aumento tendenziale del 2,3%, risultante da una riduzione dello 0,8% dei redditi da lavoro dipendente, del 4,6% degli interessi passivi e da aumenti del 3,8% dei consumi intermedi, del 3,5% delle prestazioni sociali in denaro e del 7,3% delle altre uscite correnti. Le uscite in conto capitale hanno registrato una crescita del 6,6% in termini tendenziali, a seguito di aumenti del 3,6% degli investimenti fissi lordi e del 12,3% delle altre uscite in conto capitale.

Nel quarto trimestre 2014 le entrate totali sono aumentate in termini tendenziali dello 0,8%, con un’incidenza sul Pil del 55,3%, in aumento rispetto al 54,8% del corrispondente trimestre del 2013. Nell’anno 2014, l’incidenza delle entrate totali sul Pil è stata pari al 48,1% (+0,1 rispetto al 2013). Nel quarto trimestre 2014 le entrate correnti hanno registrato un aumento tendenziale dell’1,0%, per effetto di una diminuzione del 2,8% delle imposte dirette e di aumenti del 5,0% delle imposte indirette, dell’1,0% dei contributi sociali e del 5,6% delle altre entrate correnti. Le entrate in conto capitale sono diminuite del 9,2%.

Insomma, Renzi e la sua squadra di governo continuano a convincere poco e i numeri del bilancio dello Stato stanno lì a dimostrarlo in tutta la loro evidenza.