Confartigianato: NO al “monopolio” delle assicurazioni!

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poster mobilitazione carrozzieri confartigianato
poster mobilitazione carrozzieri confartigianatoParte dal Veneto la mobilitazione dei carrozzieri contro il disegno di legge che riforma gli indennizzi a seguito degli incidenti

Centinaia di cartelloni appesi nelle officine delle carrozzerie aderenti a Confartigianato Imprese Veneto, che spiegano ai clienti/consumatori le ragioni della protesta, migliaia di volantini dello stesso tono da distribuire, ma non solo. Il rilancio della mozione di appoggio alla protesta da parte della Regione Veneto approvata in consiglio esattamente un anno fa a seguito dell’“attacco ANIA” del 2014, una collaborazione stretta con i parlamentari del Veneto presenti in sala a Mestre – Busin e Bisinella della Lega Nord, Santini e Moretto del Pd e Girotto del M5s – che hanno assicurato il loro contributo a far passare gli emendamenti proposti dagli artigiani e soprattutto l’appoggio delle organizzazioni dei consumatori.

Questo il “pacchetto” con cui prende avvio dal Veneto la mobilitazione dei Carrozzieri di Confartigianato a seguito della tavola rotonda moderata dal giornalista Luigi Bacialli tenutasi a Vicenza, presso il centro congressi di Confartigianato e che ha visto confrontarsi Elena Donazzan, (assessore all’istruzione, alla formazione ed al lavoro della Regione Veneto), Silvano Fogarollo (presidente nazionale Carrozzieri Confartigianato), Raffaele Cerminara (segretario nazionale Autoriparatori Confartigianato), Bruno Panieri (direttore Politiche economiche di Confartigianato), Antonio Tognoni (presidente coordinatore Unione consumatori Veneto), Pierluigi Vinci (avvocato esperto in materia) e Marco Mambretti (presidente nazionale Associazione italiana consulenti infortunistica stradale).

«Per l’ennesima volta – ha esordito Fogarollo -, con le misure contenute nel Disegno di legge sulla concorrenza, approvate dal Governo in tema di Rc auto, si assiste al tentativo di consegnare il mercato delle riparazioni auto nelle mani delle compagnie di assicurazioni. Tra le condizioni individuate per l’applicazione degli sconti da praticare agli automobilisti viene riproposta la rinuncia al diritto di cessione del credito e l’obbligo, di fatto, di riparazione presso le officine convenzionate delle assicurazioni. Una norma che rappresenterebbe una pietra tombale per un comparto che conta oggi in Veneto 6.350 imprese artigiane e 18.500 posti di lavoro. Un settore già in crisi visto che tra il 2011 e 2014 ha subito una riduzione di quasi 100 attività pari al -2,2%».

«Il progetto di riforma delle RC auto, le costosissime assicurazioni che i Veneti pagano sui 3 milioni di autovetture che circolano in regione (36 i milioni in Italia) – ha spiegato Cerminara – ha come specchietto per le allodole la riduzione dei costi ma, in realtà, a guadagnarci saranno solo le potenti e ricche compagnie assicuratrici. E vi spiego perché: la prima novità del disegno di legge è lo sconto previsto per chi installa nell’auto la scatola nera si risparmia dal 10 al 15% in media sino a punte del 20% del premio RC auto. Ma si paga un canone che le compagnie includono nella polizza. La seconda novità contenuta nella proposta è lo sconto concesso a chi farà riparare la sua autovettura incidentata da un autoriparatore convenzionato con le assicurazioni, una misura, questa duramente contestata dai carrozzieri. La compagnia di assicurazioni – continua Cerminara – decide il prezzo della polizza e da chi deve andare il cliente a farti riparare l’auto, decide come deve essere fatta la riparazione e decide magari anche quali pezzi sostituire e quali no. Vi pare possibile? Una vettura deve poter essere riparata senza i dettami di chi ci guadagna se si risparmia il più possibile su quell’intervento. Un monopolio secondo noi esasperato».

«Nessuna certezza infine – ha rimarcato Fogarollo – che questo si riverberi in un calo drastico delle incredibili cifre (le più alte d’Europa) che tutti noi paghiamo per l’RC auto in Italia come invece promesso dal Governo. Ricordo che il costo medio per l’assicurazione di un’auto di media cilindrata risulta essere, nel nostro Paese, di 1.250 euro contro un importo quasi della metà pagato in Gran Bretagna 643 e dei 690 dell’Irlanda ed i 715 euro medi della Germania. In 20 anni le assicurazioni in Italia sono aumentate per gli automobilisti del 235% (2004 – 2013). Infine il disegno di legge prevede una riduzione dei risarcimenti (quasi del 50%) per chi è coinvolto in incidenti gravi grazie a nuove tabelle ministeriali che superano quelle finora adottate».

I Governi cambiano, ma un occhio di riguardo verso le compagnie assicuratrici è una palese costante. Il mercato italiano delle RC auto vale 38 miliardi di euro ed il 65% è in mano a 5 grandi gruppi. Gruppi che, per bocca dello stesso direttore ANIA, in questi ultimi anni di crisi hanno ricavi in crescita straordinaria che hanno raggiunto i 2,5 miliardi nel 2013 e sembra anche nel 2014.

«Visto che si parla di risarcimenti – ha concluso Fogarollo – è possibile che si debba sempre parlare di riduzione di questi e dei costi e nessuno entra nel merito che le assicurazioni dovrebbero fare meno utili? Non ci può sempre essere al primo posto un interesse spropositato per il denaro».