Delegazione guidata da Lanz ricevuta dal presidente Kompatscher
Erano tre i temi cruciali nell’agenda dell’importante incontro avvenuto tra il presidente della Giunta provinciale di Bolzano, Arno Kompatscher, ed i componenti del Consiglio direttivo lvh.apa Confartigianato Alto Adige: gli sviluppi futuri in riferimento ai contributi per l’economia, i contenuti della nuova legge provinciale sugli appalti pubblici e l’inserimento della formazione per la sicurezza sul lavoro all’interno della formazione professionale.
Per quanto concerne i contributi all’economia, il fondo di rotazione è destinato a diventare lo strumento di sostegno del futuro: «come rappresentanti delle micro e delle piccole imprese, continuiamo a vedere nei contributi in conto capitale come lo strumento adeguato per sostenere l’economia, in quanto quest’ultimo rappresenta il mezzo ideale per garantire alle imprese le migliori condizioni possibili per uno sviluppo ulteriore – ha spiegato il presidente di lvh.apa, Gert Lanz -. Guardando ai futuri contributi per l’economia vediamo in ogni caso positivamente due fattori: da un lato il fatto che la frequenza delle richieste per il fondo di rotazione è passata da ogni tre anni ad ogni anno, con il contestuale aumento del fondo di rotazione grazie alle risorse economiche fornite dalla Camera di commercio; dall’altro, l’aumento del limite massimo per gli investimenti, diventato di 1,2 milioni per le imprese con meno di 50 dipendenti e di 2 milioni per le aziende con oltre 50 collaboratori».
Qualora dovesse emergere che le piccole imprese non prendono in considerazione il fondo di rotazione come opportunità o che non riescono ad avere accesso a questa risorsa, la strategia di contributo dovrebbe essere rivista in modo tale da evitare sviluppi negativi o effetti non sostenibili per un adeguato sviluppo economico. I vertici di lvh.apa hanno commentato con soddisfazione in particolare la semplificazione dei criteri d’accesso al fondo, ritenuti inizialmente troppo rigidi: «attraverso una serie di esempi pratici derivanti dagli altri Paesi europei abbiamo potuto mostrare al presidente Kompatscher quali sono i criteri di sostegno realmente importanti per le piccole imprese» ha evidenziato Lanz.
Un’ulteriore tematica piuttosto significativa per l’artigianato trattata nel corso dell’incontro è stata quella della legge provinciale sugli appalti in ambito di incarichi pubblici: «la forma e le modalità di assegnazione degli incarichi sono attualmente troppo complicati e ricchi di burocrazia, al punto che ormai numerose ditte non ritengono più vantaggioso anche solo tentare di prendere parte alle gare – ha spiegato Markus Bernard, presidente del gruppo Edilizia di lvh.apa -. Il carico burocratico da sopportare è ormai diventato insostenibile per le piccole imprese se relazionato al valore dell’incarico». Se, come previsto dall’UE, l’obiettivo futuro è quello di garantire con maggiore frequenza l’accesso delle piccole imprese alle gare pubbliche, nella nuova legge sugli appalti dovranno essere presi in considerazione diversi aspetti. Tra essi in particolare la suddivisione per lotti e lavorazioni, la semplificazione delle operazioni, l’utilizzo del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, nonché il pagamento diretto dei subappaltatori ed altro ancora. A creare problemi finora è stata inoltre l’incertezza normativa in questo ambito: «gli enti pubblici devono essere necessariamente istruiti adeguatamente sulle opportunità garantite dalla suddivisione dell’incarico per lotti e lavorazioni – ha concluso Bernard -. Solo in questo modo sarà possibile evitare che gli appalti finiscano a ditte esterne alla provincia».
Buone notizie infine in ambito di formazione professionale. La Conferenza delle Regioni ha infatti accolto la proposta che prevede l’ingresso alla maturità professionale non solo attraverso il quinto anno scolastico a tempo pieno ma anche tramite un biennio di apprendistato professionalizzante con contratto. Al contempo è prevista una semplificazione dei regolamenti relativi alla protezione dei giovani: una modifica utile per permettere alle imprese di assumere un maggior numero di praticanti, in particolar modo nei mesi estivi. Il parere positivo della Conferenza verrà ora comunicato al Governo.
Tra gli obiettivi futuri, spicca ora l’integrazione della formazione per la sicurezza sul lavoro all’interno della formazione professionale. A tal proposito i piani di apprendistato dovranno essere modificati per consentire l’inserimento di un maggior numero di corsi per la sicurezza sul lavoro: «in Germania ed Austria questa integrazione è già stata operata con successo – ha commentato il vice presidente di lvh.apa Martin Haller -. Anche per le nostre aziende questa modifica significherebbe un passo avanti cruciale ed uno sgravio fondamentale». I vertici di lvh.apa hanno a tal proposito voluto ringraziare l’assessore provinciale Philipp Achammer per il proprio grande impegno in questo ambito.