All’insegna del motto “La vite e bella” il Consorzio vini del Trentino punta su sostenibilità ambientale e su una comunicazione più vivace
Al Vinitaly 2015 è presente in forze anche la viticoltura trentina, che fa sfoggio di un nuovo motto che fa il verso al titolo di un film di successo di qualche anno fa: “La vite è bella». La partecipazione a Verona è stata l’occasione per la prima uscita pubblica del nuovo presidente del Consorzio vini del Trentino, il vignaiolo biodinamico Alessandro Bertagnolli, presidente della Cantina sociale di Aldeno.
Bertagnolli, assieme al responsabile per la comunicazione del Consorzio Fabio Piccoli, ha dettato alla stampa le linee fondamentali della sua presidenza: «è necessario che la viticoltura trentina punti con maggiore decisione sulla sostenibilità ambientale, tanto più per una realtà come la nostra che è in gran parte costituita da una viticoltura di alta collina e di montagna. Lo stesso slogan scelto per la promozione del Consorzio indica il nuovo corso che vogliamo intraprendere, dove la vigna vada di pari passo con la promozione del territorio e dell’ambiente».
La nuova presidenza dovrebbe anche ricucire le attuali frizioni esistenti tra i produttori privati che fanno riferimento ai Vignaioli e la produzione cooperativa di primo e secondo grado: «credo che il Trentino vitivinicolo sia troppo piccolo per dividersi in faide che non portano da nessuna parte – dice Bertagnolli – e ho già parlato con il presidente dei Vignaioli per gettare le base per una proficua e reciproca collaborazione». Bertagnolli punta anche ad un rapporto più stretto con la Fondazione Mach che cura la ricerca e l’aggiornamento agricolo in Trentino: «sarà un supporto fondamentale per approfondire e praticare un’agricoltura sostenibile in tutto il territorio, viticoltura compresa».
Il nuovo corso del Consorzio passa anche attraverso un rinnovato stile di comunicazione «che qualifichino meglio di oggi l’immagine dei vini del Trentino – dice Fabio Piccoli – anche nell’ottica di portare verso l’alto la media dei prezzi dei vini trentini che oggi si pongono troppo in basso, nonostante i loro indiscutibili meriti e peculiarità». Nuovo corso che passa anche per una rinnovata veste della tradizionale Mostra dei vini del Trentino, che negli ultimi tempi ha mostrato più di un problema: «sarà un evento che svolgeremo alla fine di ottobre e che caratterizzerà in modo univoco la produzione vitivinicola legandola ai diversi territori dove la vigna è coltivata: da quello di pianura tipico della Vallagarina e della Val d’Adige e al Campo Rotaliano a quelle di collina e di montagna».