Frausin: «presenteremo anche una nuova proposta a tiratura limitata, la Birra FiscAle, la birra che paghi due volte per protestare contro l’eccesso di fiscalità su questa bevanda»
Si berrà anche birra al Vinitaly 2015. Per la terza volta consecutiva, AssoBirra (Associazione dei produttori della birra e del malto), torna a Veronafiere per offrire un assaggio della bevanda gradita a 35 milioni di italiani. Saranno presenti circa 15 aziende del settore per celebrare un prodotto che da millenni viene preparato con quattro elementi naturali, senza conservanti e coloranti.
E’ bello tornare qui – dice Alberto Frausin, presidente AssoBirra – per raccontare l’eccellenza di un prodotto naturale realizzato da sempre con la stessa ricetta originale, usando acqua, orzo, luppolo e lievito. Parliamo di un prodotto dall’alta qualità, grazie ad una media di 70.000 controlli ed analisi, effettuate sul processo e sul prodotto, che la filiera compie per portare una birra dal campo di coltivazione delle materie prime al bicchiere del consumatore. Il livello d’eccellenza conquistato su questo fronte è sicuramente merito anche degli investimenti effettuati sul concetto di “filiera controllata”, che ci consente anche di ottimizzare il consumo di materie prime».
Nello spazio AssoBirra ci sarà anche la birra “Limited edition FiscAle”, la «birra che paghi due volte – sottolinea Frausin. AssoBirra ha deciso di presentare una sua birra per rispondere all’ultimo aumento delle accise sulla birra scattato il 1 gennaio 2015 e che ha visto nel complesso, insieme agli altri aumenti, crescere la pressione fiscale sul nostro prodotto del 30%. Abbiamo risposto in modo irriverente ad una questione assolutamente seria, proponendo un prodotto vero, che esiste e che può essere provato da tutti anche a Verona. “FiscAle” avrà un gusto “piacevolmente amarognolo”, perfetto per abbinamenti con piatti strutturati e difficili da digerire come le accise».
L’obiettivo dell’Associazione è quello di mantenere alta l’attenzione del Parlamento e del Governo sui rischi che questa ulteriore stretta fiscale rischia di generare sulla filiera intera.