Confindustria Udine, Lorena Del Gobbo confermata alla guida della sezione Trasporti e logistica

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Lorena Del Gobbo resp sezione autotrasporto confindustria Udine 1
Lorena Del Gobbo resp sezione autotrasporto confindustria Udine 1«Il comparto ha risentito duramente della crisi economica e l’aumento dei costi, specie quelli del carburante e dei pedaggi autostradali»

Lorena Del Gobbo, titolare di Siet Internazionale srl di Udine, è stata confermata all’unanimità capogruppo del Gruppo industrie di trasporti e logistica di Confindustria Udine, di cui fanno parte, tra l’altro, l’autotrasporto merci in conto terzi, l’autotrasporto viaggiatori, il trasporto ferroviario e le case di spedizione.

«Anche il settore dei trasporti e delle spedizioni ha risentito, nel biennio appena trascorso, della perdurante situazione di crisi economica che ha coinvolto tutti i settori merceologici. A ciò – evidenzia Del Gobbo – si deve aggiungere l’aumento dei costi di esercizio, in particolare del carburante negli ultimi anni, che nel 2013 ha avuto dei picchi notevoli a metà anno per poi scendere e registrare alla fine un -2,2% di variazione complessiva, trend fortunatamente confermato anche nel 2014 con alla fine una variazione di -9,7%, mentre ben maggiori sono stati gli incrementi dei pedaggi autostradali, in particolari quelli della rete di Autovie Venete che sono le tratte maggiormente percorse in regione».

Per l’autotrasporto merci conto terzi, accanto alla crisi economica, si è fatta sempre più sentire la concorrenza anche sleale, dei vettori esteri, acuita sul piano internazionale dall’ingresso della Croazia (e dei rispettivi vettori) nell’Unione europea dal 1 luglio 2013, con la parziale sostituzione del vettore croato sulle tratte internazionali aventi per origine/destino la nostra regione, prima di assoluto dominio dei vettori sloveni. «Al riguardo – ha detto Del Gobbo – è con soddisfazione che abbiamo accolto la comunicazione da parte del Ministero dei Trasporti italiano alla Comunità Europea di volersi avvalere della facoltà di escludere gli autotrasportatori merci della Croazia per altri due anni, dalla possibilità di effettuare viaggi di cabotaggio in Italia. Quindi, fino al 30 giugno 2017 i vettori croati non potranno ancora fare trasporti di cabotaggio, ovvero i viaggi fra due località interne italiane».

L’Associazione ha poi seguito anche da vicino, venendo coinvolta nella fase propositiva, tutta la vicenda legata ai costi minimi di esercizio ed alle modifiche normative sull’autotrasporto merci, che hanno trovato il loro epilogo nella legge di stabilità 2015 con il ripristino della libertà negoziale del corrispettivo. «Sul fronte dei trasporti ferroviari – ha rilevato Del Gobbo -, certamente la vicenda più importante è stata quella del trasporto delle bramme verso i laminatoi della Zona industriale dell’Aussa Corno, dove si è cercato di venire incontro alle richieste di diversificazione della modalità di approvvigionamento attraverso l’istituzione di alcuni treni di prova, onde evitare principalmente il paventato blocco della circolazione stradale dei trasporti eccezionali più volte minacciata dalla Provincia di Gorizia; in questa tematica s’inserisce anche la positiva soluzione dei dragaggi di Porto Nogaro (lavori da completarsi entro l’inizio dell’estate 2015), scalo marittimo per il quale l’Associazione ha sempre sostenuto la fondamentale importanza per le necessità trasportistiche delle imprese insediate in loco e non solo».

Per quanto riguarda le case di spedizione e le normative doganali, l’Associazione, tramite la capogruppo, è sempre stata presente nella commissione dogane della Confindustria nazionale, nel mentre sono stati organizzati incontri con la nuova direttrice dell’Ufficio delle Dogane di Udine ed alcuni seminari dedicati alle normative “dual use”, embarghi e limitazioni commerciali, riduzioni dei costi di trasporto nelle importazioni e Incoterms.

Il trasporto pubblico locale, ora impegnato nel bando di gara per l’assegnazione dei servizi regionali per i prossimi 10 anni, ha invece risentito nel 2013 di una riduzione degli stanziamenti regionali per i contratti di servizio con una rimodulazione contenuta dei servizi, mentre nel 2014 le risorse a disposizione sono rimaste immutate, il che ha permesso di mantenere inalterata l’offerta delle corse rispetto a quella del 2013.