Convegno nella sede di Confindustria Udine sulle linee di trasporto regionale
Un’esigenza, per sfruttare le potenzialità dei porti del Friuli Venezia Giulia (non solo Trieste, ma anche Monfalcone e Porto Nogaro); una necessità, per utilizzare il mezzo di trasporto a minor impatto ambientale (come chiesto peraltro anche dall’Europa) ed evitare la saturazione della viabilità stradale. Ecco perché, come ha sottolineato la presidente della Regione, Debora Serracchiani aprendo i lavori del convegno “Il cargo ferroviario in FVG” (promosso da Inter-rail, InRail e Fuc-Ferrovia Udine Cividale) ospitato da Confidustria Udine, la parola d’ordine è “trasferire il più possibile il trasporto merci lungo la rotaia”, così confermando la regione come una vera a propria piattaforma logistica naturale.
In questa visione, in questa prospettiva di sviluppo, «il Friuli Venezia Giulia ha soprattutto bisogno di “rammendare l’esistente”, di costruire i tasselli che ancora mancano per utilizzare al meglio le infrastrutture di cui la regione già è dotata, prima di pensare a nuove progetti infrastrutturali», ha osservato Serracchiani. «Non è dunque oggi solo questione di risorse, bensì di collegare porti a interporti, sviluppare raccordi ferroviari, inserirci nelle grandi direttrici europee», come i corridoi Mediterraneo e quello Baltico-Adriatico, chiedendo il raddoppio della Udine-Cervignano e le opere che ancora servono a bivio San Polo a Monfalcone, a Campo Marzio (nel capoluogo giuliano), ai nodi ferroviari di Trieste e Udine, in parte già finanziato. Quest’evoluzione in chiave veramente logistica della nostra regione non può che attrarre traffici, incrementando economia, occupazione e penetrazione commerciale, ha ancora osservato la presidente del Friuli Venezia Giulia.
Per il presidente di Confindustria Udine, Matteo Tonon, «la grande sfida della logistica è duplice: creare, da un lato, una rete perfettamente integrata tra trasporto su strada, su ferrovia e attività portuale al servizio delle imprese manifatturiere della nostra Regione e realizzare, dall’altro, un sistema efficiente e attrattivo in grado trasformare il passaggio delle merci sul territorio in generazione di valore aggiunto e quindi in nuove possibilità occupazionali». Tonon, nel suo intervento, ha poi ringraziato il presidente della Regione Debora Serracchiani per l’attenzione più volta dimostrata e per l’impegno profuso anche in questo campo sul riordino complessivo dei fattori di sviluppo. Tonon ha fatto anche un plauso all’assessore regionale Santoro per l’imminente partenza dei dragaggi del canale Corno.
Occorrono pertanto “sinergie” ha indicato, traendo le conclusioni della riunione, l’assessore regionale alle infrastrutture e ai lavori pubblici Mariagrazia Santoro, collaborazioni che rendono produttivo il lavoro di tutti, che fanno decollare realmente il concetto di FVG-piattaforma logistica.
L’assessore ha quindi ricordato i “passi importanti” compiuti dalla Regione nel corso dell’attuale legislatura per favorire il trasporto “su ferro” del traffico pesante.
Dalla proroga rilasciata da Rete ferroviaria italiana che consente il traffico dei cosiddetti Tep-Trasporti eccedenti peso verso il Consorzio industriale dell’Alto Friuli, scongiurando in tal modo l’ipotesi di chiusura della Osoppo-Gemona ai trasporti merci pesanti (ipotizzata a luglio 2014), all’avvio della complessa procedura di gara per l’individuazione del gestore comprensoriale unico per la manovra ferroviaria del porto di Monfalcone, mentre sulla “manovra interna unica” allo scalo di Trieste la Regione sta affiancando l’Autorità portuale giuliana nel “dialogo” con il gruppo FS.
Santoro ha inoltre rimarcato l’impegno della Regione per ricercare le risorse, che stanno arrivando (un impegno, ha detto, anche del vicepresidente Sergio Bolzonello nell’ambito della riforma dei consorzi industriali contenuta in “Rilancimpresa”), per il progetto di realizzazione del nuovo scalo ferroviario presso la Ziu-Zona industriale udinese.
La legge regionale “Rilancimpresa”, ha affermato infatti l’amministratore unico di Fuc, Maurizio Ionico, rappresenta un’occasione unica per completare raccordi e connessioni ferroviarie, nonché per condivide con le imprese un modello di logistica basato sull’intermodalità e sull’utilizzo della ferrovia.