Obiettivo concentrare le risorse su filoni comuni di ricerca
Sottoscritto dalle province di Trento e di Bolzano un accordo di collaborazione che porterà i rispettivi centri di ricerca ad una maggiore sinergia tra i vari progetti di attività. Il presidente della giunta di Bolzano Arno Kompatscher e l’assessore alla ricerca del Trentino Sara Ferrari accompagnati dai presidenti dell’Accademia Europea (EURAC) Werner Stuflesser e della Fondazione Bruno Kessler (Fbk) Francesco Profumo hanno sottoscritto l’accordo che definisce il quadro delle aree di comune interesse su cui far convergere attività e progetti futuri.
La fruttuosa collaborazione tra questi due enti di ricerca del Trentino Alto Adige, di fatto in essere da tempo, si rafforza ora proprio in virtù di una piattaforma progettuale condivisa che colloca le sinergie esistenti in una rete fattiva per il rafforzamento del territorio nel campo della ricerca e dello sviluppo.
Con lo scopo di ottimizzare le risorse comuni attraverso un uso potenziato di reti e contatti, la cooperazione tra Eurac e Fbk favorirà, in un sistema interdisciplinare, il potenziamento congiunto nell’ambito della ricerca e del sapere.
«Condividere le nostre strategie e intensificare la collaborazione in ambito tecnico e scientifico – ha specificato Werner Stuflesser – crea le condizioni per un reale vantaggio competitivo nell’ambito della ricerca e dello sviluppo e crea nuove opportunità per applicazioni di mercato».
«Oggi, con la formalizzazione del rapporto di collaborazione tra FBK e EURAC – ha sottolineato Francesco Profumo – si consolida la vocazione e il ruolo determinante che i due enti hanno per la creazione di una nuova dimensione dell’Euroregione. Passa per la ricerca infatti la capacità delle province di Trento e Bolzano di sapersi mantenere al passo con una politica e un’economia che, forti dell’autonomia, devono puntare ad orizzonti internazionali».
Per Arno Kompatscher «la convenzione quadro che FBK ed EURAC sottoscrivono si inquadra nel progetto più grande dell’Euregio, un’euroregione che vogliamo sia riconosciuta anche nel campo della ricerca. Questa convenzione quadro darà un ulteriore slancio alla percezione di un sistema della ricerca che si spande oltre i confini delle diverse province ed alla nostra competitività a livello internazionale».
Per l’assessore Sara Ferrari «il rafforzamento della collaborazione tra i nostri due centri di ricerca porterà un valore aggiunto che sarà superiore alla stessa somma di eccellenze che i due enti rappresentano se presi singolarmente. Dalle sinergie che ne deriveranno se ne potrà avvantaggiare tutto il territorio regionale e persino euroregionale».
Le aree di interesse individuate nella convenzione-quadro sottoscritta tra i due centri provinciali di ricerca sono la biomedicina, l’Ict, la sensoristica e l’ambito dei materiali e microsistemi, ma la collaborazione potrà avvenire anche negli altri settori in cui i due centri di ricerca sono attivi.
La convenzione avrà la durata di cinque anni e potrà essere prorogata.