Lavoro nero: gravi conseguenze sull’intera economia

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Presidenza lvh.apa confartigianato alto adige Giorgio Bergamo Martin Haller e Gert Lanz 1
Presidenza lvh.apa confartigianato alto adige Giorgio Bergamo Martin Haller e Gert Lanz 1Confartigianato Alto Adige scende in campo per contrastare il fenomeno

Anche in Alto Adige continua ad essere presente una fetta di economia sommersa, che finisce purtroppo per pesare sulle imprese artigiane virtuose e su chi paga le tasse. Lvh.apa Confartigianato Imprese Alto Adige invita i consumatori a rivolgersi sempre e comunque alle ditte regolarmente registrate.

Nonostante il lavoro nero continui a crescere, penalizzando tanto i cittadini quanto gli imprenditori e tutta la provincia, questa problematica viene troppo spesso banalizzata e vista come un peccato veniale. Anzi, non sono poche le persone che nutrono simpatia neanche troppo celata verso i concittadini che accrescono il proprio reddito con somme non dichiarate, vivendo in diversi casi proprio grazie a questa tipologia di utili. Viceversa sono davvero pochi coloro i quali riflettono sul fatto che il lavoro sommerso sta portando a crescenti e gravi conseguenze sull’intera economia: «esistono imprese artigiane che dopo aver svolto il proprio lavoro si incaricano dell’affitto, pagano le tasse e versano i contributi ai propri dipendenti; al contempo, esistono aziende che si pongono al di sopra della legge e non fanno altro che mettersi in tasca il compenso per il proprio lavoro» ha ricordato il presidente di lvh.apa Gert Lanz. Ditte che vivono nell’economia sommersa aggirano in questo modo anche diverse normative, come ad esempio quelle relative alla tutela dei consumatori, del rapporto di lavoro o dell’ambiente.

Un’ulteriore conseguenza negativa di tale situazione si lega alla distorsione della competizione tra imprese dipendenti. Visto che naturalmente il lavoro nero non prevede il pagamento di oneri fiscali, quest’ultimo offre i propri servigi a “prezzo netto” e si pone così in una situazione di concorrenza sleale nei confronti delle imprese registrate che pagano regolarmente le tasse e devono fare i conti con numerosi altri oneri: «una vera impresa artigiana favorisce l’economia, crea nuovi posti di lavoro e di apprendistato e contribuisce nel garantire il rispetto delle esigenze finanziarie della comunità. Se il mercato viene tuttavia condizionato dal lavoro nero, le aziende non riescono più a formare i giovani o meglio non sono più in grado di farlo per ragioni economiche» ha aggiunto il vice presidente Martin Haller.

Per quanto concerne il lavoro nero nell’artigianato, pare che questo fenomeno sia presente praticamente in tutti i comparti, da una realtà in difficoltà come l’edilizia alla cura del corpo e della persona, passando per il settore delle installazioni o per quello degli acconciatori. Secondo l’ordinamento dell’artigianato altoatesino, chi svolge la professione senza essere iscritto nel registro delle imprese rischia una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra i 2.500 ed i 15.000 euro. Se il lavoratore in nero comunica alle autorità competenti di non percepire reddito, e riceve per questo motivo un contributo sociale, può al contempo essere sanzionato per la frode messa in atto. Ad essere preso in considerazione in questi casi è al contempo il reato di evasione fiscale: visto che il servizio prestato viene ricompensato in contanti e non viene emessa alcuna fattura, gli incassi non vengono infatti tassati. Se l’evasione fiscale sarà confermata in tribunale, il rischio è quello di incorrere in sanzioni pecuniarie ed in un periodo di reclusione. Tale meccanismo si attiva nel momento in cui i responsabili per la supervisione del settore svolgono i propri controlli: «anche ogni cliente dei lavoratori in nero dovrebbe tuttavia riflettere sulla propria responsabilità sociale, ragionando sui possibili effetti negativi di tale fenomeno nei confronti dell’intera economia» ha detto il vice presidente di lvh.apa Giorgio Bergamo. Da qui l’invito dell’associazione: non sostenete l’economia sommersa, ma rivolgetevi unicamente ad artigiani che hanno registrato legalmente la propria attività.