Proroga della concessione per Autovie Venete, tavolo di lavoro a Palmanova

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autovie venete rinnovo concessione incontro tra europdeputata DeMonte e AD Castagna 1Il punto della situazione in vista del prossimo incontro a Bruxelles con Isabella De Monte, componente della Commissione Trasporti al Parlamento europeo

Mentre a livello nazionale il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone scrive ai presidenti delle Camere affermando come la norma contenuta nel decreto “Sblocca Italia” relativa alla proroga di alcune concessioni autostradali sia contro la concorrenza e, come tale, da rivedere, in casa di Autovie Venete si lavoro per sfruttare appieno le norme per ottenere una proroga della concessione senza passare per la gara pubblica.

Per il prolungamento della concessione di Autovie Venete, attualmente in discussione all’Unione europea, stanno lavorando in sintonia e continuità Governo, Regione, un gruppo di lavoro appositamente costituito a Bruxelles e la parlamentare europea Isabella De Monte. Le azioni sono concertate e condivise attraverso riunioni a più livelli, come quella che si è svolta a Palmanova, nella sede di Autovie Venete, alla quale hanno partecipato la stessa de Monte (componente della commissione trasporti e turismo al Parlamento europeo), il prof. Maurizio Maresca (esperto di diritto comunitario civile commerciale e internazionale), il presidente Emilio Terpin e l’amministratore delegato di Autovie Maurizio Castagna, affiancati dai rispettivi staff, in vista del prossimo incontro in sede comunitaria in programma per la fine di febbraio.

Durante l’incontro, aperto da Maurizio Castagna che ha disegnato il nuovo quadro delle opere relative alla costruzione della terza corsia della A4 e le modifiche apportate per rendere sostenibile l’intervento, sono state analizzate le principali criticità da superare in sede europea. La principale è il mancato recepimento della direttiva europea 23 del 2014 (come già fatto dalla Francia che infatti ha ottenuto il prolungamento di alcune concessioni), a cui si aggiunge la necessità di superare la procedura di pre-infrazione avviata dalla Commissione europea e riferita all’articolo 5 della legge “Sblocca Italia” che consente alle concessionarie autostradali di ottenere proroghe in presenza di tariffe calmierate e di massicci investimenti infrastrutturali di rilievo strategico.

Ostacoli di non poco conto, ma non insormontabili, anche perché l’operazione, che oltre ad Autovie Venete coinvolge il Gruppo Gavio (autostrade del NordOvest) e Autobrennero, significa, dal punto di vista degli investimenti, 10 miliardi di euro di opere. La Commissione europea, che negli anni scorsi privilegiava gli investimenti pubblici, «ultimamente guarda con favore gli investimenti privati – ha sottolineato De Monte – come confermano, del resto, anche le linee guida del piano Juncker».  Le possibilità per un risultato positivo, secondo De Monte ci sono, «anche se i passaggi da affrontare nei prossimi mesi sono sicuramente delicati ed è proprio per questo che il lavoro di squadra avviato deve proseguire e coprire tutti i fronti».