Si punta a valorizzare una delle eccellenze del “Made in Italy” con azioni mirate alla formazione
La disponibilità della Fiera di Vicenza a individuare uno spazio stabile di confronto sulla realtà e le prospettive di rilancio e sviluppo dell’oreficeria e sulle specifiche iniziative di formazione professionale, avanzata stamani dal presidente dell’ente Matteo Marzotto nell’ambito della firma del protocollo regionale sulla formazione professionale nel settore, è stata accolta prontamente dall’assessore regionale alla formazione e al lavoro Elena Donazzan, secondo cui «sarebbe davvero la sede ideale per fare il punto ogni anno sull’andamento dell’accordo che abbiamo sottoscritto come Regione con le associazioni di categoria e che parla di formazione in tutta la sua complessità, partendo da uno stretto legame con le aziende e dai fabbisogni reali e su questo costruendo una formazione ad hoc che metta insieme il saper fare e il saper fare bene con le competenze che si devono acquisire e insegnare».
Donazzan ha poi elencato alcune parole essenziali nella costruzione di una strategia e che iniziano con la lettera c: da consapevolezza a contaminazioni, da cultura a conoscenza, da comunicazione a creatività: «parole chiave – ha detto – che fanno già parte della nostra storia e tradizione ma che vanno sviluppate di più, approfondite e aggiornate».
L’assessore ha ricordato che l’Italia è al quinto posto nel mondo per esportazione con 235 prodotti che risultano i primi di cui dieci nel settore del “Made in Italy” e in particolare della moda. «Della moda, della creatività e della fascinazione italiana nel mondo – ha sostenuto Donazzan – fa parte a buon diritto anche il settore dell’oreficeria e del vetro, che vantano una tradizione multisecolare d’eccellenza per qualità internazionale, e devono essere rilanciate e sviluppate come uno dei simboli della moda italiana, del “Made in Veneto” e del “Made in Italy”».
A firmare l’accordo regionale, oltre a Donazzan, sono stati i rappresentanti di Confindustria, Confapi, CNA, Apindustria Confimi, Camera di commercio di Venezia, Camera di commercio di Vicenza, Confartigianato. Le linee del protocollo sono state definite a conclusione di un lavoro di concertazione tra istituzioni e rappresentanze economiche. L’accordo ha come finalità il progetto di un’“Accademia del vetro e dell’Oro” che investa nelle risorse umane, potenzi le sinergie tra settore dell’oro e del vetro e la moda e faccia rispondere al massimo l’offerta formativa con l’ingresso nelle aziende dell’istruzione e formazione in qualità. Per questo l’accordo prevede la realizzazione di una serie di azioni diversificate con inserimenti di specifici moduli formativi nelle scuole secondarie e dell’istruzione tecnica superiore (con l’Istituto Tecnico Superiore, scuola ad alta specializzazione tecnologica), e con il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo si prevedono interventi mirati verso l’utenza disoccupata e inoccupata, nonché interventi sulla formazione continua. I tirocini, gli stage e l’alternanza scuola-lavoro sono ulteriori strumenti messi a disposizione dal protocollo regionale.
Il presidente di Fiera di Vicenza Marzotto ha evidenziato l’opera di rinnovamento portata avanti complessivamente e in particolare per Vicenzaoro, quasi completamente rinnovata e che si conferma tra le 3/4 capitali del mondo dell’oreficeria. «Ma non è garantito niente – ha sottolineato – e ogni anno va riguadagnato il traguardo, con l’innovazione costante, con il rinnovamento delle idee e dei contenuti». Marzotto inoltre ha ricordato che il settore dell’oreficeria rappresenta per l’economia italiana un saldo commerciale positivo di 4,1 miliardi l’anno. In più «gira voce – ha detto – che il 40% dei beni di lusso, fashion, gioielleria e simili venga dal Veneto e in particolare da Vicenza. Questo ci dà orgoglio e anche grande responsabilità».