Convegno Confindustria Bologna su nuovi strumenti finanziari UE per le imprese

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dario scannapieco vicepresidente BEI
dario scannapieco vicepresidente BEIScannapieco: «se ci sono dei buoni progetti, la Bei li finanzia»

Oltre 120 aziende hanno partecipato al seminario organizzato da Confindustria Emilia-Romagna e dalla Banca europea investimenti (Bei) per presentare alcuni strumenti finanziari innovativi per la crescita delle imprese e dei territori. Bologna è la prima tappa di un percorso che continuerà nelle altre regioni italiane.

Gli strumenti, varati dalla Commissione europea e dal Gruppo banca europea (Bei e Fei) hanno lo scopo di agevolare l’accesso ai finanziamenti da parte di imprese innovative. Nei prossimi sette anni, grazie ai prodotti InnovFin, le piccole, medie e grandi imprese e i promotori di progetti per infrastrutture di ricerca e innovazione, potranno infatti avvalersi di una gamma di prodotti finanziari su misura. Questi strumenti si basano sui fondi accantonati dall’Unione europea con il programma “Orizzonte 2020” e dal Gruppo Bei con risorse proprie: si tratta di 48 miliardi di euro. Per i fondi però «non c’è un discorso di quote nazionali – ha spiegato il vicepresidente della Bei, Dario Scannapieco – finché ci sono buoni progetti noi li finanzieremo». «Oggi abbiamo presentato i nuovi strumenti a sostegno dei progetti di imprese e di enti pubblici per progetti di ricerca sviluppo e innovazione – ha aggiunto – è un tema importante perché sono investimenti che assicurano nel medio e lungo periodo la competitività di un sistema paese. In particolare in Emilia-Romagna abbiamo una tradizione ben consolidata di attività nel supporto delle medie e piccole imprese e anche di collaborazione con gli enti locali».

Per il presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Maurizio Marchesini, che ha aperto l’incontro a Bologna, è importante «lavorare in una logica di integrazione e complementarietà tra istituzioni pubbliche, Commissione, Governo e Regione, e finanziarie, Bei, sistema bancario e fondi extra bancari, proprio per massimizzare opportunità ed effetti positivi per il territorio per i sistemi produttivi e per le imprese, con un’attenzione particolare alle Pmi che più di tutte ne hanno bisogno in questa fase di supporto». «Siamo convinti di cooperare insieme – ha aggiunto l’assessore al Coordinamento delle politiche europee dell’Emilia-Romagna, Patrizio Bianchi – Gli impegni presi dal presidente della Regione di ricostruire un importante patto per il lavoro che parte dalla idea di un lavoro comune per lo sviluppo torna a essere l’asse portante di questa legislatura. Lavorare assieme vuol dire capacità di progettazione per posizionare tutta la regione a livello europeo – ha concluso – Con la Bei si mette in evidenza il ruolo che l’investimento: bisogna investire e stimolare gli investimenti privati».