La categoria agricola fa proprie le richieste di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino
Ottenere il riconoscimento della Doc Pinot Grigio entro la prossima vendemmia è l’obiettivo del Coordinamento Agrinsieme del Veneto e delle componenti del Friuli Venezia Giulia e Trentino riunitosi a Pramaggiore.
I rappresentanti dei tre territori auspicano che il Pinot Grigio possa ripercorrere la storia di altre Doc, come quella del Prosecco, che stanno garantendo stabilità nel reddito alle aziende agricole e valorizzazione della viticoltura.
L’obiettivo principe della richiesta è la stabilizzazione e quindi la certezza delle produzioni per assicurare un reddito adeguato alle imprese agricole e alla filiera. Le organizzazioni agricole chiedono agli assessori competenti la stabilizzazione dei Tavoli politici e tecnici utili al governo delle dinamiche del Pinot Grigio nei territori interessati.
La Doc, denominazione di origine controllata, andrà a sostituire l’attuale Igt, indicazione geografica tipica, e sarà posizionata nello stesso segmento di mercato nell’intento di consolidare il posizionamento di una delle risorse importanti del “Made in Italy” enologico che trova un mercato importante Oltreoceano, e rendere stabile, attraverso controllo e tracciabilità, la redditività delle filiere vitivinicole del NordEst. Attualmente, il prezzo del Pinot Grigio è sceso da 1,00 euro a 0,85 euro ed è necessario tutelare la filiera garantendo un prezzo adeguato.
Con la Doc che richiede una maggiore quantità di Pinot Grigio, per mantenere i numeri di mercato attuali sarà necessario dar vita a nuovi vigneti e utilizzando bacca bianca con tipicità del territorio per la restante percentuale sarà possibile caratterizzare le zone di produzione.