Ducati Energia potenzia il suo centro di ricerca e sviluppo al Polo Meccatronica di Rovereto

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centro ricerche ducati energia bici elettriche ilnordestquotidianoUn nuovo progetto, nel settore ferroviario, porterà occupazione ed indotto in Trentino

Ducati Energia sceglie di investire nuovamente in Trentino potenziando la propria presenza nel Polo della Meccatronica. Nuova e più ampia sede per il Centro Ricerche Ducati attivo a Rovereto dal 2006, ma soprattutto un innovativo progetto che la multinazionale con sede a Bologna ha deciso di affidare proprio all’unità di ricerca trentina. Riguarda la prototipazione di sistemi di segnalamento ferroviario di nuova generazione che Ducati svilupperà con ricadute occupazionali e di indotto per le aziende della filiera.

Il progetto, nel quale Ducati Energia investirà 5,7 milioni di euro nei prossimi tre anni, potrà contare sui contributi alla ricerca applicata garantiti dal sistema di incentivi varato dalla Provincia autonoma di Trento. Ducati assumerà altre tre persone, in aggiunta ai 17 ricercatori già occupati a Rovereto, arrivando quindi a 20 addetti, ma soprattutto garantirà un indotto in termini di fatturato per altre aziende del territorio che le stime quantificano fino a 9 milioni di euro. L’intesa è stata siglata a Rovereto da Guidalberto Guidi, presidente di Ducati Energia, Alessandro Olivi, vicepresidente della provincia di Trento, Flavio Tosi, presidente di Trentino Sviluppo e rappresentati delle parti sociali.

centro ricerche ducati energia firma accordo guidalberto guidi olivi tosi 1Dal centro ricerche avviato nel 2006 presso il Polo Tecnologico di Rovereto sono già usciti i quadricicli elettrici “Free Duck 4” e “Free Duck 2”, la bicicletta a pedalata assistita in grado di rilevare e trasmettere parametri ambientali quali temperatura e livello di smog. Ora Ducati Energia – gruppo industriale con oltre 800 dipendenti e 6 stabilimenti nel mondo, dall’India all’Argentina passando per Croazia e Romania – rilancia. «Mentre a Bologna abbiamo un centro di ricerca e sviluppo che segue i prodotti correnti, il rapporto con la clientela ed il mercato – spiega Guidalberto Guidi, presidente di Ducati Energia – a Rovereto seguiamo la progettazione e la prototipazione di quello che intendiamo fare nei prossimi 5-10 anni. Qui proviamo ad inventarci cosa sarà Ducati nei futuro. In Trentino abbiamo trovato un ambiente favorevole al fare impresa, un’ottima università, personale ben formato e qualificato a tutti i livelli, una pubblica amministrazione rapida ed affidabile nelle decisioni ed una burocrazia meno impattante rispetto ad altre città italiane. Ora per noi Rovereto è diventata una scelta definitiva».

Il presidente di Trentino Sviluppo, Flavio Tosi e l’assessore Alessandro Olivi, hanno ribadito l’impegno della società e della Provincia nel garantire a Ducati il supporto necessario per incrementare e valorizzare l’aggancio con la filiera delle aziende locali sottolineando anche l’importanza dello sforzo congiunto nelle attività di comunicazione e promozione della grande opportunità rappresentata dal Polo della Meccatronica per le imprese italiane ed estere interessate ad investire in Trentino.

L’accordo appena firmato riguarda un nuovo progetto nel settore delle apparecchiature ferroviarie evolute ed in particolare dei sistemi di segnalamento di nuova generazione ad alta sicurezza e batterie inerziali che Ducati Energia svilupperà a Rovereto. Nel progetto Ducati Energia investirà complessivamente oltre 5,7 milioni di euro nei prossimi 36 mesi. Non essendo il settore ferroviario tra gli ambiti dei quali si è fin qui occupato il Centro Ricerche Ducati con sede a Rovereto, l’avvio dell’iniziativa comporterà anche il trasferimento di know-how dalla sede bolognese di Ducati Energia al centro di ricerca trentino, contribuendo in tal modo a rafforzarne il ruolo all’interno del Gruppo e a farlo diventare in prospettiva il centro di competenza Ducati in fatto di ricerca e sviluppo di tecnologie avanzate applicate al settore ferroviario.

Sul versante delle ricadute per le aziende della filiera meccatronica l’intesa riserva molte ricadute. Ducati Energia si impegna ad allocare sul territorio parte dei costi del progetto – almeno 600.000 euro oltre ai costi del personale – e a fare in modo che, per cinque anni dal termine del progetto, parte del costo di produzione dei prodotti sviluppati e venduti sia allocato presso il Centro Ricerche Ducati o presso aziende del territorio, con una ricaduta in termini di fatturato stimata fra i 7 e i 9 milioni di euro. In ogni caso, qualora le vendite del nuovo dispositivo non raggiungano gli obiettivi previsti, Ducati Energia si impegna ad acquistare da aziende trentine beni e servizi per un valore pari a 5 milioni di euro.