Qualità della vita: per il quinto anno consecutivo Trento in testa assieme ad altre province del NordEst

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Piazza Duomo a Trento, una delle realtà leader del turismo italiano.
trento-piazza-duomo-torre-civica-ilnordestquotidianoPeggiora in genere la qualità della vita nelle province italiane

Peggiora la qualità della vita nelle province italiane, dopo il netto miglioramento registrato lo scorso anno: nel 2014 sono 55 su 110 le province nelle quali la qualità della vita è risultata buona o accettabile, contro le 59 su 110 della passata edizione. E’ quanto evidenziano i ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma che hanno messo a punto lo studio “Qualità della Vita” per Italia Oggi.

Trento è la provincia che ha registrato i più elevati livelli di qualità della vita nel 2014; il risultato è tanto più rilevante, in quanto è ottenuto per il quinto anno consecutivo. E il NordEst, complessivamente si piazza bene, con Treviso quarta, Vicenza settima e Verona nona. Viceversa, La provincia di Carbonia-Iglesias è invece ultima classificata quest’anno La situazione – spiegano – non ci induce a facili ottimismi: infatti, è facile accorgersi che il 52,6% della popolazione italiana (contro il 48,4% dello scorso anno), pari a 31 milioni 699 mila residenti, vive in province caratterizzate da una qualità della vita scarsa o insufficiente. E restringendo ancor più l’attenzione, risiede in province caratterizzate da un livello insufficiente di qualità della vita circa il 24% della popolazione (contro il 28,2% dello scorso anno), cioè un italiano su quattro.

Facendo riferimento all’ultimo quinquennio, lo studio evidenzia che i due elementi caratterizzanti sono rappresentati da una crescente vulnerabilità del NordOvest, associata a determinanti di carattere economico, quali i processi di deindustrializzazione e ristrutturazione produttiva in atto, e i problemi strutturali e tuttora irrisolti che stanno determinando un perdurante peggioramento della qualità della vita in Italia meridionale. Anche quest’anno tali linee di tendenza sono pienamente confermate: delle 55 province in cui la qualità della vita è risultata scarsa o insufficiente, 6 appartengono al NordOvest, 1 è del NordEst, 8 in Italia centrale e di nuovo 40 su 41 in Italia meridionale e insulare.

«In sintesi – spiega Alessandro Polli, del dipartimento di Scienze naturali dell’Università La Sapienza di Roma – assistiamo quest’anno ad una certa stabilità nel livello di qualità della vita nelle province del NordOvest e dell’Italia centrale. Inoltre, nel gruppo in cui la qualità della vita è classificata come insufficiente, figurano quasi esclusivamente province del Mezzogiorno, ad eccezione della provincia di Imperia». Il livello medio di qualità della vita è insufficiente e non accenna a migliorare nelle regioni del Sud: cinque anni fa erano state individuate, anche se allo stato embrionale, un gruppo di province, dislocate nel Mezzogiorno e geograficamente contigue, in cui la qualità della vita risultava superiore a quella prevalente nelle altre province dell’Italia meridionale e insulare. Il gruppo, che andava dal litorale adriatico meridionale alle province ioniche fino ad estendersi su un breve tratto del litorale tirrenico, era costituito dalle province di Campobasso, Foggia, Bari, Potenza e Matera. Dallo scorso anno questo gruppo non soltanto si è dissolto, ma l’area del disagio trascina anche le province della Basilicata. L’unica eccezione alla regola è rappresentata dalla provincia di Teramo, al 27° posto, caratterizzata da una qualità della vita accettabile. Nelle restanti 55 province (erano 59 lo scorso anno) la qualità della vita è risultata buona o accettabile, con alcuni sostanziali elementi di continuità rispetto al 2013.

La ricerca si basa su nove dimensioni d’analisi (affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita), 21 sottodimensioni e un elevato numero di indicatori di base, 94 per investigare in maniera approfondita i molteplici aspetti in cui la qualità della vita si articola nelle province italiane.