Provincia di Bolzano, avviata l’attività del “Bausparen”

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pab firmate convenzioni banche fondi pensione avvio bausparen tommasini kompatscher 1Firmata la convenzione tra Provincia, fondi pensione e banche. Il “Risparmio casa” operativo entro i primi mesi del 2015

Con la firma degli accordi tra provincia di Bolzano – presenti il presidente Arno Kompatscher e l’assessore competente Christian Tommasini – i fondi pensione convenzionati e le banche aderenti è stato avviato a Palazzo Widmann il modello “Risparmio casa” o “Bausparen” in Alto Adige. La sottoscrizione delle due convenzioni crea i presupposti per la sua attuazione sul piano tecnico-amministrativo, i prossimi passi saranno la formazione del personale bancario e l’informazione ai cittadini sulle nuove possibilità offerte. Nei primi mesi del 2015, dopo una Giornata informativa in tutte le banche sul “Risparmio casa”, saranno concessi i primi mutui di finanziamento agevolato.

Kompatscher ha ringraziato banche e fondi pensione partner della Giunta in questa operazione, «un esempio di collaborazione tra pubblico e privato nell’interesse della comunità che aiuta a realizzare il sogno di una casa di proprietà tutti coloro che in base al reddito o al patrimonio a chi non ha accesso ai contributi classici dell’edilizia abitativa agevolata».

Il “Risparmio casa” si affianca ai “classici” finanziamenti per l’edilizia abitativa e non li sostituisce ed è pensato in primo luogo sia per i giovani che per il ceto medio, con reddito troppo alto per accedere al contributo pubblico, ma allo stesso tempo troppo basso per potersi permettere l’acquisto di un’abitazione sul libero mercato. «Finalmente possiamo partire – ha ricordato l’assessore Tommasini – è stato un percorso complesso perché la nostra è la prima forma del genere attuata in Italia, una modalità aggiuntiva per trovare casa che risponde alle trasformazioni della società e crea prospettive per il futuro sia sul piano abitativo che pensionistico».

Il modello abbina il contributo per acquisto, costruzione o risanamento della prima casa alla pensione complementare. Di fatto, con l’aiuto della Provincia vengono ampliate le prestazioni del fondo complementare, in quanto il capitale accumulato nel fondo pensione convenzionato apre l’accesso a un mutuo agevolato. Presupposto per il “Risparmio casa” è quindi l’iscrizione a un fondo complementare convenzionato. Riguardo ai requisiti, gli interessati non devono aver superato i 55 anni di età, devono risiedere in Alto Adige da almeno 5 anni, devono essere iscritti da almeno 8 anni a un fondo pensione convenzionato, devono aver maturato un capitale di almeno 15.000 euro e vogliono costruire, acquistare o ristrutturare una prima casa in Alto Adige. Se sono in possesso di questi requisiti, possono rivolgersi a una delle banche aderenti alla convenzione. In concreto, l’interessato presenta alla banca la sua domanda di concessione di un mutuo “Risparmio casa”, la banca verifica i requisiti e valuta il piano di finanziamento e, in caso di esito positivo, stipula il contratto di finanziamento del mutuo “Risparmio casa” in nome e per conto della Provincia.

Il mutuo ha un importo massimo pari al doppio del capitale maturato nel fondo pensione. Se l’interessato ha accumulato 40.000 euro, ha diritto a un finanziamento di 80.000 euro. Per estinguere il mutuo sono a disposizione due modalità. La prima è l’estinzione a scadenza: con la banca viene concordata la durata del mutuo, durante questo periodo vengono pagati solo gli interessi. Il capitale assunto come mutuo va estinto solo allo scadere del mutuo. Il vantaggio di questa variante: durante il periodo del mutuo si può continuare ad accumulare capitale nel fondo complementare e una quota (fino al 30%) del montante maturato e altrimenti vincolato può essere utilizzata per rimborsare parte del mutuo. L’altra modalità è il pagamento rateale: il mutuo “Risparmio casa” viene concesso come normale credito rateale con rimborso periodico di un importo fisso del capitale e degli interessi per il periodo concordato.

I vantaggi del “Risparmio casa” per i cittadini consistono nei versamenti nel fondo complementare interamente deducibili fiscalmente dal reddito complessivo fino al raggiungimento di un determinato importo, se in possesso di tutti i requisiti hanno diritto a un mutuo “Risparmio casa” in misura doppia rispetto al capitale maturato, la pensione integrativa resta confermata, i costi amministrativi non sono sostenuti dal cittadino bensì dalla Provincia, il finanziamento viene adeguato al ciclo di vita di una famiglia.

Kompatscher ha ricordato che la dotazione iniziale del fondo è di 20 milioni di euro del fondo di rotazione, ma dopo la prima fase – se come auspicato il modello prenderà piede – la Provincia è pronta a incrementare i finanziamenti nel medio e lungo periodo.