Trentino, con il rinnovo del contratto di servizio per il trasporto regionale con Trenitalia, arrivano in servizio sei nuovi treni

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ferrovia treno barriera antirumore clarina 1Grazie alla riduzione dei costi, previsti una serie di miglioramenti della linea, ad iniziare dall’abbattimento dell’inquinamento acustico, ma solo per Trento, mentre nulla è previsto per l’area roveretana

Il trasporto pubblico locale su ferrovia in Trentino s’appresta ad avere un nuovo volto, grazie all’immissione sulla linea del Brennero di sei nuovi treni, con il risultato, secondo l’assessore provinciale ai traporti Mauro Gilmozzi, «di avere più del 70% delle corse sul fondovalle lungo la linea del Brennero (la competenza provinciale va da Trento a Verona) avverranno con mezzi nuovi e, considerato che Bolzano sta facendo un’operazione analoga, entro 5 anni contiamo di avere il 100% di nuovi treni per servire la tratta dal Brennero a Verona».

Il prossimo 31 dicembre scadrà il contratto di servizio, stipulato 6 anni fa, che regola l’affidamento a Trenitalia di una parte del servizio ferroviario regionale di competenza della provincia di Trento. Il contratto di servizio è l’unica modalità prevista dalla normativa europea per regolare in piena trasparenza e chiarezza le obbligazioni delle imprese ferroviarie ed i pagamenti effettuati dalla Provincia per finanziare il servizio di trasporto pubblico ferroviario. Il nuovo contratto di servizio, che partirà con il primo gennaio 2016 (e riflessi economici già per il 2015) avrà una durata di 9 anni e decorrerà dal termine di un periodo di proroga dell’attuale contratto, necessario per garantire i 12 mesi di preinformazione richiesti dalla legge.

PAT 2014 nuovi treni flirt stadler fiancata 1Sarà confermato il tipo “Net Cost” del contratto, con rischio commerciale sugli introiti tariffari in capo a Trenitalia. In relazione alle condizioni indicate, la Provincia beneficia di una riduzione media nel periodo novennale di circa 1,40 euro/km rispetto al corrispettivo km consuntivo 2013, (che comportano a minori erogazioni medie in termini assoluti pari a 9 mln di euro annui), e l’immissione in servizio di nuovi treni destinati a sostituire quelli attualmente impiegati con beneficio per gli utenti.

«Grazie a questa operazione – ha spiegato Gilmozzi – riusciamo ad ottenere alcune cose importanti, come l’acquisto di sei nuovi treni e la copertura finanziaria per migliorare, senza aumentare le tariffe, i trasporti pubblici, sia quelli “in house” che quelli privati e per sistemare le barriere antirumore nel cuore della città di Trento, ovvero nell’area che va dalla stazione a via Lavisotto».

Le barriere antirumore lungo la linea del Brennero sono un tasto dolente per tutte le realtà attraversate dalla tratta ferroviaria, in quanto il rumore dei convogli merci (circa 200 al giorno) è particolarmente fastidioso specie alla notte. Se Trento con il nuovo piano completa praticamente il piano relativo alle barriere antirumore, viceversa così non è per l’area lagarina, in particolare da Volano a Rovereto sud, dove la linea ferroviaria costeggia ed attraversa l’abitato. «Qui si è ancora all’anno zero per quanto riguarda la tutela dall’inquinamento acustico – sbotta la consigliera comunale leghista roveretana Mara Dalzocchio – e questo conferma come la consiliatura che sta per terminare siano stati cinque anni buttati via perché il governo cittadino a guida centro sinistra autonomista non è stato in grado di fare nulla per limitare l’inquinamento acustico causato dalla linea ferroviaria e quello acustico ed atmosferico causato dal traffico di attraversamento, visto che Rovereto è ancora oggi l’unico comune del Trentino a non avere una tangenziale cittadina».