Il Governo candida la città di “Mafia Capitale” a sede di un Olimpiade diffusa tra varie città (tra cui la renziana Firenze). Contrarietà da parte delle opposizioni e delle persone dotate di buonsenso
Matteo Renzi ha fatto l’ennesima sparata buona solo per conquistare le prime pagine dei giornali: candidare Roma quale sede dell’Olimpiade del 2024.
Già pochi anni fa, Roma aveva avanzato la propria candidatura ad ospitare la sede dei giochi, ma una decisione improntata al buon senso dell’ex premier Monti (una delle poche del suo poco fulgido governo) ha rimesso nel cassetto la proposta che avrebbe comportato un’ingente spesa sicura per lo Stato in cambio di opere pubbliche parziali e spesso fatte male. Ora la Città eterna, quella che è salita nuovamente alla ribalta per “Mafia Capitale” (dopo i poco edificanti episodi di mala gestione dei rifiuti solidi urbani e della criminalità) ci riprova con il supporto del premier gigliato.
Mentre dagli ambienti legati a doppio filo con la mangiatoia pubblica non si può non congratularsi con l’ottima (per i soliti magna-magna) decisione renziana, da tutti gli altri si sottolinea il rischio di scatenare nuovamente appetiti e assalti alla diligenza dei finanziamenti pubblici. Renzi difficilmente riuscirà a rottamare le vaste fila degli scettici solo per riaccendere il sogno di pochi, per di più in uno dei momenti più bui della gestione del comune di Roma a trazione democratica, il partito di cui Matteo Renzi è il segretario. Anche se Roma è una città con 3.000 anni di storia, questa non sempre è stata edificante, anzi: spesso è stata all’insegna degli esempi più turpi delle cronache amministrative e criminali.
Caustico il governatore del Vento, Luca Zaia: «Renzi candida la capitale a ospitare le Olimpiadi e lo fa con la seria prospettiva di vincere la concorrenza. Io ho la sensazione che se gli italiani vinceranno qualcosa sarà l’ennesima fregatura targata Roma». Per Zaia «proprio non convince, anzi spaventa il momento scelto per lanciare una simile candidatura e la città che dovrebbe ospitare prevalentemente l’evento. Far concorrere Roma alla designazione di futura città olimpica, equivale a dipingere di rosso una vecchia 500 e sperare che gli altri credano che sia una Ferrari. Gli italiani non ne possono più di questi ripetuti e stucchevoli tentativi di Renzi di nascondere le magagne del Paese con annunci e proclami fini a se stessi – prosegue il governatore veneto – e soprattutto in un periodo difficilissimo per le famiglie e le aziende, alle quali un apparato nazionale sprecone continua a chiedere soldi e sacrifici, è inaccettabile che lo Stato predichi il rigore e pratichi tagli della spesa a tutti gli Enti pubblici fuorché a se stesso».
Critiche anche dal fronte grillino: sul sito è già apparto il logo olimpico rivisto e corretto: al posto dei cinque cerchi ci sono cinque manette. Per Grillo «nel 2024 magari tutti i soggetti coinvolti in “Mafia Capitale” saranno nuovamente liberi e attivi, in tempo per spartirsi la torta olimpica».