Confcommercio Veneto invita la pattuglia parlamentare europea alla difesa del “Made in Italy”

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Massimo-Zanon-presidente-confcommercio-veneto-ilnordestquotidianoZanon: «parlamentari, abbiate uno scatto d’orgoglio nella difesa della produzione italiana»

Confcommercio Veneto lancia l’allarme ai parlamentari regionali eletti in Europa sulla mancanza di strategie e politiche di difesa per le eccellenze del Made in Italy. Lo fa con una lettera aperta del presidente Massimo Zanon.

«Parlamentari veneti in Europa – scrive Zanon -, se ci siete battete un colpo, trovate strategie e collegamenti con gli altri Paesi, abbiate uno scatto di orgoglio: nel giro di pochi giorni l’Italia è stata doppiamente mazziata e l’impressione è che chi ci rappresenta in Europa non abbia fatto abbastanza per evitarlo. Mi chiedo, allora, che senso abbia rimanere in “questa” Comunità che svilisce e mortifica la tradizione, storica ed evoluta, del “Made in Italy” minando alla radice gli universalmente riconosciuti punti forti del nostro Paese».

Secondo l’accorato appello di Zanon alla pattuglia europarlamentare «l’enogastronomia e la moda, a pochi giorni di distanza, si trovano a essere considerati come settori di serie “B”. In cucina, dove, oltre ai prodotti di qualità della nostra terra, a fare la differenza è la fantasia, si impone ai ristoratori di redigere un “bugiardino” per ogni piatto e bevanda, specificando la presenza di ciascun allergene. Li si obbliga, per grave mancanza del Governo italiano che non ha predisposto un regolamento ad hoc, a metterlo per iscritto, mentre i ristoratori di altri Paesi europei con menu più rigidi dei nostri e una tradizione meno “stellata” possono comunicare gli allergeni a voce. E’ come spingere i nostri ristoratori, presi per sfinimento, a proporre sempre gli stessi piatti».

Zaonon si allarga alla querelle dell’etichettatura d’origine obbligatoria: “l’ultima “perla” riguarda la moda, dove il “no” del Consiglio Europeo all’etichetta di origine obbligatoria è un duro colpo per il “Made in Italy” e una strada di velluto per i contraffattori. La questione è rinviata al 2015, d’accordo, ma nel 2015 alla presidenza di turno ci sarà la Lettonia, paese del blocco della Germania (contraria all’etichetta)». «Mi chiedo allora – conclude il presidente di Confcommercio Veneto – cosa rimanga d’interessante per l’Italia rispetto all’Europa, se i suoi punti di forza vengono continuamente mortificati. Stiamo parlando della stessa Comunità che ci presenta il conto e ci chiede risorse: se dovessimo pagare in base ai riconoscimenti che ci vengono dati, ci basterebbero pochi spiccioli per dire “facciamo parte della Comunità Europea”».