Bolzano, via libera all’ampliamento della rete di teleriscaldamento

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PAB da sx direttore dellAPPA Flavio Ruffini Richard Theiner Luigi Spagnolli e Sergio Marchiori di Ecotherm
PAB da sx direttore dellAPPA Flavio Ruffini Richard Theiner Luigi Spagnolli e Sergio Marchiori di EcothermLa provincia finanzia con 20 milioni di euro il potenziamento per sfruttare maggiormente il calore generato dall’inceneritore

Bolzano investe con il contributo finanziario della Provincia sull’ampliamento della rete cittadina di teleriscaldamento. Il via libera al progetto era arrivato martedì scorso dalla Giunta provinciale, che aveva garantito un finanziamento di 20 milioni di euro ad Ecotherm, la quale si farà carico sino al 2022 di investire ben 73 milioni di euro per ampliare la rete di teleriscaldamento.

Una volta terminati i lavori, non solo saranno riforniti di energia pulita e a prezzi concorrenziali l’Ospedale di Bolzano e alcuni quartieri cittadini, ma sarà anche sfruttato nella maniera più produttiva il calore prodotto dal termovalorizzatore.

«In questo modo – ha sottolineato l’assessore provinciale all’energia e ambiente Richard Theiner – Bolzano e tutto l’Alto Adige compiono un importante passo in avanti nella strategia che punta ad abbattere le emissioni inquinanti prevista dal pacchetto clima 2050». Da parte sua, il sindaco Luigi Spagnolli ha aggiunto che «la città capoluogo si assume una grande responsabilità dal punto di vista ambientale applicando le direttive nazionali ed europee, e consente ai propri cittadini di avere accesso ad un’energia pulita e conveniente».

Grazie all’ampliamento della rete del teleriscaldamento a Bolzano, si potranno risparmiare ogni anno 16 milioni di litri di gasolio e 40.000 tonnellate di CO2. «La stessa quantità che potrebbe essere assorbita da 4 milioni di alberi», ha commentato l’amministratore unico di Ecotherm, Sergio Marchiori, il quale ha poi quantificato il risparmio concreto per i cittadini, i quali «spenderanno il 20% in meno rispetto al metano, e il 40% in meno rispetto al gasolio».

Attualmente, la ripartizione dell’approvvigionamento energetico nel capoluogo altoatesino vede il 78% degli utenti rifornito dal metano, il 15% dal gasolio e appena il 7% dal teleriscaldamento. Una volta completati gli interventi nel 2022, quest’ultima percentuale verrà di fatto triplicata sino a superare quota 20%.

Nel corso della presentazione, Theiner ha anche presentato i dati provinciali in materia: in Alto Adige sono attive 74 centrali di teleriscaldamento a biomassa che consentono di risparmiare ogni anno 29.000 tonnellate di CO2. La produzione energetica di queste centrali si aggira sui 74 milioni di kilowattore, il calore trasportato è pari a 680 milioni di kilowattore e la rete del teleriscaldamento è lunga 800 km e può contare su 15.000 allacciamenti.