Walter Pardatscher presenta le iniziative industriali di Autobrennero in occasione della “XII rassegna da S. Leonardo a S. Martino”
In occasione della “XII rassegna da S. Leonardo a S. Martino” che si svolge nel comune veronese di Nogarole Rocca, si è svolta un’interessante tavola rotonda sui contenuti del decreto “Sblocca Italia” appena approvato in via definitiva dal Parlamento ed in particolare sulla portata dell’art. 5 della legge, che porta interessanti novità in fatto di infrastrutture e concessioni autostradali.
Assente giustificato il sottosegretario Giancarlo Bressa trattenuto a Roma per impegni istituzionali, è toccato ai vertici di Autostrada del Brennero e al sindaco di Nogarole Rocca discutere sulle ricadute della legge rispetto al territorio attraversato da A22 e interessato da futuri sviluppi della rete infrastrutturale.
Dopo aver ringraziato i presenti e il cittadino onorario Ferdinand Willeit, già presidente di Autobrennero e autore di una serie di interventi a favore della comunità nogarolese, il sindaco Paolo Tovo ha introdotto i relatori della tavola rotonda.
Ad aprire i lavori il direttore tecnico generale di A22, Carlo Costa, che con un intervento analitico e approfondito – dopo un excursus storico sul sistema infrastrutturale italiano – si è soffermato sulla situazione attuale e sulle carenze del sistema della mobilità nazionale. A tale proposito ha elencato le principali criticità del sistema autostradale italiano che presenta una “rete a maglie” ancora aperte, una congestione di domanda di mobilità lungo alcune arterie del nord e carenza di assi autostradali in grado di collegare in modo efficiente la costa adriatica con quella tirrenica. Analizzando le previsioni di traffico – che nella sola Europa prevedono, da ora al 2020, un incremento del 60% di traffico merci e del 40% del traffico passeggeri – Costa ha evidenziatole le motivazioni che stanno alla base della nascita dello “Sblocca Italia”: «la crisi della finanza pubblica, la pesantezza dei procedimenti, ossia la burocrazia, le difficoltà procedurali e sostanziali, la cosiddetta “accettabilità sociale”. Tutto questo ha portato al decreto che prevede investimenti, semplificazione di procedure, liberalizzazioni, defiscalizzazione, bonus fiscali, ottimizzazione delle risorse e delle spese, sostegno all’accesso al credito e promozione di forme di partnership pubblico-privato, dette “PPP”».
Dal canto suo, l’amministratore delegato di Autobrennero, Walter Pardatscher, ha illustrato le iniziative industriali messe in cantiere dalla società, con particolare riferimento al corridoio Cispadano con la realizzazione dell’Autostrada Regionale Cispadana, 68 km che collegheranno l’A22 da Reggiolo-Rolo a Ferrara e la sua prosecuzione con il raccordo autostradale Ferrara – Porto Garibaldi per altri 49 km. Per la prima si sta attendendo la conclusione da parte del Ministero dell’ambiente dell’istruttoria di VIA (valutazione impatto ambientale), presumibilmente entro il mese di novembre. Per il secondo, l’ATI – capitanata da A22 – ha chiesto a luglio, al Ministero delle infrastrutture di dare avvio all’iter procedurale conseguente all’aggiudicazione. Opere che sono attese con grande interesse anche dal mondo imprenditoriale, visto che le due tratte comporteranno investimenti rispettivamente per circa 1,5 miliardi di euro e 800 milioni di euro. Pardatscher ha evidenziato la diversità della durata della concessione dei due tratti: 49 anni per la Reggiolo Rolo-Ferrara e 43 anni per la Ferrara-Porto Garibaldi, sottolineando che «sarebbe opportuno uniformarne la scadenza».
Altra opera presentata da Pardatscher è il collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo lungo 15 km (oltre a 20 km di raccordi urbani), naturale prolungamento dell’A22 per il quale, il 2 aprile scorso, l’ATI A22 ha ottenuto l’aggiudicazione definitiva ed è in attesa, a breve, della stipula della convenzione. Anche per questo tratto, Autobrennero ha dovuto costituire un’apposita società che comporta oneri di gestione rilevanti e non giustificati dalle future entrate da pedaggio. Pardatscher si è poi soffermato anche sulla realizzazione della terza corsia dell’A22 nel tratto tra Verona Nord e l’intersezione con l’A1 a Modena: investimento da oltre 700 milioni di euro d’investimento, vincolato però al rnnovo della concessione.
Breve accenno infine ad uno degli impegni sottoscritti dall’Autostrada del Brennero in sede di definizione del Piano Finanziario, ossia la realizzazione della terza corsia nel tratto Verona nord – intersezione con l’A1 a Modena: investimento importante, ma vincolato alla concessione.
Al presidente di A22, Paolo Duiella, è toccato affrontare il tema della concessione di Autobrennero, scaduta il 30 aprile scorso: «stiamo lavorando con una proroga tecnica. Questi ultimi anni, sono stati impegnativi e incentrati sulla prospettiva della gara europea, per cui ci siamo preparati. Ora dobbiamo fare i conti anche con le difficoltà di questo periodo che vede il settore imprenditoriale italiano in seria difficoltà a competere con quello europeo». Ha quindi evidenziato la specificità della concessione A22, per via del finanziamento trasversale alla ferrovia: «Autobrennero ha accantonato 550 milioni di euro destinati alla realizzazione del tunnel di base del Brennero, ma per il cui concreto utilizzo non si sono ancora verificate le condizioni necessarie». Parole caute, ma di fiducia, quelle di Duiella per lo “Sblocca Italia”, che «potrebbe muovere qualcosa in termini di concessioni autostradali e quindi dare il via alla realizzazione di opere lungamente attese che contribuiranno al rilancio degli investimenti, dell’occupazione, della mobilità, volano indispensabile per il rilancio dell’economia dell’intero Paese». Infatti, l’articolo 5 del decreto prevede per le attuali concessionarie la possibilità di avviare operazioni di razionalizzazione delle concessioni in essere: rimane da capire se, come nel caso di A22, la fusione tra i 313 chilometri dell’Autobrennero e i nuovi 100 km circa della Reggiolo Rolo-Porto Garibaldi possa far sì di estendere la concessione complessiva della società alla data di scadenza delle concessioni più recenti.
E’ quindi seguita una partecipata discussione daparte del pubblico, in gran parte formato da amministratori locali, dove sono intervenuti il dirigente coordinatore dell’area funzionale programmazione e sviluppo del territorio per la provincia di Verona, l’ing. Elisabetta Pellegrini, il sindaco di Nogara Luciano Mirandola, il presidente dell’ANCE, Fortunato Serpelloni.