Friuli Venezia Giulia, gli immigrati presenti sul territorio sono quasi il 9% della popolazione residente

0
368
profughi clandestini immigrati barca 1
profughi clandestini immigrati barca 1Presentato lo studio statistico sulla realtà dell’immigrazione in regione

Al 1 gennaio 2014, gli stranieri residenti in Friuli Venezia Giulia erano l’8,8% del totale della popolazione ed i “soggiornanti” ammontavano a 88.200, con un -4,7% di permessi di soggiorno rilasciati rispetto al 2013.

Il dato è stato evidenziato nel corso della presentazione a Trieste del “Dossier statistico sull’immigrazione 2014 – Dalle discriminazioni ai diritti”, che riporta i numeri relativi al 2013 ed in parte all’anno in corso.

«Informazioni che consentono un inquadramento reale della tematica immigrazione in tutte le sue componenti», ha detto il consigliere regionale Franco Codega, presidente della VI Commissione permanente che si occupa tra l’altro di immigrazione. In base a quanto elaborato dal servizio regionale Programmazione e statistica, in Friuli Venezia Giulia le domande d’asilo pervenute entro settembre sono state 1.580 e, per quanto riguarda i paesi di provenienza, al primo posto c’è l’Afghanistan, con 497 domande, seguito da Pakistan con 271, Mali (266) Nigeria (148), Gambia (42), Senegal (33), Eritrea (30), Iran (27), Guinea (24), Somalia (21), Bangladesh (20), Ghana (20), Ucraina (19), Turchia (18), Iraq (16), Siria (16). Per quanto concerne i migranti assegnati alla regione nell’ambito di “Mare Nostrum”, nel periodo 12 aprile – 9 ottobre 2014 sono stati in tutto 1.377; di questi, 990 hanno lasciato spontaneamente il territorio, 395 risultano presenti e 37 sono stati inseriti nel Sistema di protezione per i richiedenti asilo (Sprar).

Nel complesso i migranti arrivati autonomamente in regione al 18 settembre scorso erano 791, mentre quelli inseriti nel Sistema di protezione erano 460; alla stessa data, Udine era la città che ne accoglieva complessivamente la percentuale maggiore (34,9%) seguita da Pordenone (34,3%), Gorizia (18,5%) e Trieste (12,2%). A parte Trieste, dove i soggiornanti per studio costituiscono il 12,4% del totale, la massima parte di essi si trova in regione per lavoro o motivi familiari e, stando ai dati forniti dalla Banca d’Italia, nel 2013 c’è stato un aumento delle rimesse (oltre 74 milioni di euro contro i 68 milioni del 2012), con la Romania al primo posto per un totale di 14 milioni e mezzo e le Filippine all’ultimo, con 2,2 milioni. Un dato in controtendenza rispetto a quello nazionale, che è stato di 5,5 miliardi, in calo rispetto ai 6,8 miliardi del 2012.

Il Dossier evidenzia anche “la vivace attività imprenditoriale degli stranieri in Friuli Venezia Giulia” e ricorda come, secondo Unioncamere, nel 2013 le imprese di immigrati fossero quasi 11.000 e producessero il 6,9% del valore aggiunto complessivamente prodotto in regione. Elaborato sotto l’egida della presidenza del Consiglio dei ministri, lo studio (la prima edizione risale al 1990) sottolinea inoltre gli aspetti qualitativi e quantitativi dell’inserimento scolastico degli alunni di cittadinanza straniera, che “rappresentano un altro indicatore fondamentale per misurare la qualità dell’integrazione delle comunità migranti presenti su un territorio”. Nell’anno scolastico 2013-2014 i ragazzi stranieri che studiavano nelle scuole del Friuli Venezia Giulia erano 19.021 (802.785 quelli inseriti nel sistema scolastico italiano), il 2,5% in più rispetto all’anno precedente, ed il loro orientamento alle superiori ricalcava per sommi capi il trend nazionale, con al vertice delle loro scelte gli istituti tecnici e quelli professionali. In Friuli Venezia Giulia ha quindi optato per un’istruzione che apra immediatamente la strada al lavoro il 76,8% del totale, ma il 21% si è iscritto invece al liceo, contro il 16,7% dell’intero NordEst.