Autovie Venete, bilancio positivo con approvazione all’unanimità

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autovie venete assemblea bilancio 2014 1Terpin: «risultati incoraggianti che si stimolano a proseguire sulla via tracciata»

Bilancio positivo, anche in questo esercizio, per Autovie Venete, società concessionaria dell’autostrada Venezia-Trieste che, a Trieste, ha sottoposto il documento contabile all’assemblea dei soci, documento approvato all’unanimità e con i complimenti di due azionisti di peso: la regione Veneto e Infrastrutture Cis del gruppo F2I. 

Un valore della produzione pari a  206.957.000 euro con un incremento del 10% rispetto all’esercizio precedente (185.933.000 euro), il Margine Operativo Lordo (Mol) salito dai 72.781.000 euro del 2013 a 86.226.000 euro e un utile netto di 21.125.000 euro, a fronte dei 15.271.000 euro registrati nell’esercizio precedente sono i dati più significativi illustrati durante l’assise. «Cifre che – ha sottolineato il presidente della Concessionaria, Emilio Terpin – se inserite in una congiuntura economica non certo favorevole, risultano ancora più significative».

Frutto di un favorevole mix di fattori (traffico che tiene, economie sempre più accurate e ulteriore razionalizzazione dei processi di gestione) il risultato, definito «più che soddisfacente» da Terpin «è stato conseguito – ha precisato  – grazie all’impegno e alla collaborazione di tutti, dai dipendenti, ai vertici aziendali, affiancati dal Consiglio di amministrazione e dal Collegio sindacale».

Dopo una sintetica illustrazione dei dati presentata dal direttore amministrativo di Autovie, Giorgio Damico, l’amministratore delegato Maurizio Castagna ha ripercorso il lungo e complesso iter del piano economico finanziario, soffermandosi in particolare sulle garanzie di continuità dei lavori della terza corsia che il piano assicura. Per quanto riguarda l’utile, l’assemblea ha approvato la destinazione  a riserva legale di 1.056.000 euro, di 346.400 euro a riserva straordinaria vincolata, mentre circa 3 milioni di euro sono stati destinati alla distribuzione degli utili, sulla base di un valore azionario pari a 0,00493 euro per ciascuna azione.

All’ordine del giorno dell’assemblea anche la nomina di un amministratore e quella di un sindaco supplente. Dopo le dimissioni del consigliere Cesare Bulfon, nel dicembre 2013, infatti, il CdA aveva cooptato l’ingegner Maurizio Castagna al quale era stato anche affidato il ruolo di amministratore delegato; nomina confermata dall’assemblea di oggi. Il Consiglio di amministrazione che si è riunito al termine dell’assemblea ha poi riconfermato l’ingegner Castagna anche nel ruolo di amministratore delegato.

Soddisfazione per gli ottimi risultati raggiunti è stata espressa dalla  presidente della Regione e Commissario straordinario Debora Serracchiani: «un risultato economico e operativo frutto del lavoro sinergico fra struttura commissariale e Autovie e del forte pressing esercitato sul Governo che ha consentito di recuperare risorse preziose per la realizzazione della terza corsia».

Durante l’assemblea di bilancio di Autovie Venete, oltre ai risultati economico finanziari, sono stati illustrati anche i dati del traffico che segnalano una ripresa dei transiti. Il traffico per la prima volta dopo anni registra un valore positivo seppur lieve (+0,5% alla voce chilometri percorsi per quanto riguarda i veicoli leggeri, +1,6% per quelli pesanti con un incremento complessivo di +0,8%)  e resta la componente principale dal punto di vista dei ricavi, una voce che nell’esercizio luglio 2013-giugno 2014 registra 180.000.014 euro, con un incremento di 16 milioni rispetto all’esercizio precedente. L’incremento dei pedaggi ha inciso per i primi sei mesi (luglio-dicembre 2013) dell’esercizio per il 12,63% mentre per quelli successivi (gennaio-giugno 2014) per il 7,17%. La cifra derivante dai pedaggi non rimane tutta nelle casse di Autovie Venete, ma deve essere depurata della quota destinata al Ministero delle infrastrutture all’interno del quale è confluito l’Anas (circa 20 milioni di euro) e del canone riguardante la concessione (circa 4 milioni) che va allo Stato. Altra voce importante, ma questa volta sul versante dei costi, riguarda le manutenzioni, la cui incidenza è leggermente scesa: l’importo in questo caso è passato dai 14.472.000 euro dello scorso esercizio ai 14.060.000 di quello appena concluso. In linea con il dato del bilancio precedente anche quello riguardante i costi per servizi, costi apparentemente aumentati di 9 milioni di euro, in realtà rimasti pressoché uguali in quanto si tratta di una voce coperta dalla Regione perché si riferisce alle opere realizzate in “delegazione intersoggettiva”, ovvero su delega della Regione stessa. Sfiorano i 127 milioni di euro le risorse che nel bilancio d’esercizio di Autovie Venete si riferiscono alle opere. La quota più significativa riguarda i lavori per la realizzazione della terza corsia nel tratto di A4 compreso fra Quarto d’Altino e San Donà di Piave (primo lotto), ovvero 87 milioni di euro, mentre 30 milioni di euro sono riferiti alla A34 la nuova infrastruttura nata dall’adeguamento a sezione autostradale del raccordo Villesse – Gorizia e aperta al traffico nell’ottobre 2013. Il resto delle risorse, circa 10 milioni di euro sono stati utilizzati per interventi minori sempre nell’ambito della riqualificazione della rete autostradale.

«Sono orgoglioso di ritrovarmi qui, a distanza di 15 anni, a illustrarvi un progetto – quello per la realizzazione della terza corsia sulla A4 Venezia Trieste – che gli amministratori di Autovie Venete, nell’assemblea di bilancio del 1999 alla quale ero presente, avevano già in qualche modo allora prefigurato» ha esordito con un aneddoto, Maurizio Castagna, amministratore delegato di Autovie Venete che nell’illustrare la relazione sulla gestione dell’esercizio appena trascorso, ha ripercorso tutti i passaggi seguiti fino ad ora dalla Concessionaria  per il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione della terza corsia. Un iter in costante evoluzione «e questa è solo una delle difficoltà – ha rimarcato –  che ci siamo trovati a dover superare e che hanno messo letteralmente sotto pressione tutta la struttura aziendale. L’attuale Consiglio di amministrazione ha adottato un approccio diverso rispetto al passato, per il reperimento delle risorse. Diverso anche a seguito di eventi rilevanti che si sono susseguiti in un breve arco di tempo: a fine 2013 un decreto ministeriale, in difformità a quanto previsto dal Piano economico e finanziario in vigore riconosceva ad Autovie la possibilità di incrementare le tariffe, provvisoriamente, solo del 7,17% rispetto al 12,91 richiesto e in precedenza e già approvato dalla struttura tecnica ministeriale. Il piano è stato quindi riformulato e ripresentato nel giugno di quest’anno dopo un accurato processo di riduzione dei costi e una distribuzione degli investimenti su un arco temporale più ampio rispetto alla scadenza della concessione (2017) che ne consentisse l’attuazione. Da parte del Ministero delle infrastrutture, però, è stata poi chiesta una revisione ulteriore, per contenere ancor di più gli incrementi tariffari. «Lo scenario attuale e sul quale Autovie sta lavorando – ha proseguito Castagna – tiene anche conto della possibilità di un allungamento della concessione, vista l’azione che il Governo ha intrapreso a Bruxelles. La richiesta è fondata, in quanto supportata dalla necessità di realizzare le opere previste e approvate, considerata la particolare e riconosciuta situazione di emergenza in cui si trova l’autostrada A4». 

Il fabbisogno finanziario complessivo per la realizzazione di tutta l’opera è di 2.145 milioni di euro. Dal 1 luglio 2008 al 30 giugno 2014 sono state realizzate opere per 558 milioni (fondi propri di Autovie). Restano quindi da realizzare opere per 1.587 milioni di euro, cifra che, dopo una ennesima revisione dei quadri economici con conseguenti risparmi per 159 milioni, scende a 1.428 milioni di euro. Lo scenario prefigurato, prevede la suddivisione degli investimenti – e di conseguenza delle opere – in due fasi: 849 milioni dal 1 luglio 2014 al 30 giugno 2022 e dal primo luglio 2022 al 30 giugno 2031 i rimanenti 579 milioni di euro.

Ancora in corso di perfezionamento gli stralci dei tratti interessati dai lavori «che abbiamo individuato– ha precisato Castagna – in una logica di autonoma valenza trasportistica e funzionale, come lo è la tratta da Portogruaro al bivio di Palmanova. Pertanto dopo la conclusione, ormai imminente, del tratto Quarto D’Altino San Donà di Piave, grazie al by pass rappresentato dalla A27/A28 che consente il rientro sul Passante in caso di criticità, i lavori  da realizzare prioritariamente   saranno proprio su lotti compresi fra Portogruaro e Palmanova». Questo lo scenario sul quale, realisticamente si potrà lavorare, ferma restando l’approvazione del piano da parte dei Ministeri competenti e il prolungamento della concessione.