“Qualità altoatesina: una grande opportunità da sfruttare appieno”
L’Alto Adige è una terra che ha la fortuna di poter contare su un’elevata qualità in ogni settore, artigianato in primis. Non sempre tuttavia tale qualità viene comunicata e sfruttata appieno: proprio questo aspetto rappresenta un freno da eliminare agendo congiuntamente a tutti i livelli e valorizzando in tal modo nel migliore dei modi il circuito economico locale.
E’ stato questo l’argomento cruciale nell’ambito della “Giornata dell’Artigianato” 2014 di lvh.apa Confartigianato Imprese, tradizionale evento capace di riunire diverse centinaia di persone nella Casa dell’Artigianato di Bolzano.
Ad aprire la serata sono stati come di consueto i saluti inaugurali del direttore lvh.apa Thomas Pardeller, che ha sin da subito sottolineato l’importanza di sfruttare interamente ogni spazio disponibile per garantire l’adeguato valore alla qualità esistente nella nostra provincia. Un concetto, quello dell’enorme potenziale posseduto in questo ambito dall’Alto Adige, che è stato immediatamente ripreso e sviluppato dal presidente Gert Lanz: «il grande lavoro che caratterizza l’attività nei diversi settori altoatesini porta costantemente a risultati qualitativamente esemplari. Trovare le adeguate soluzioni non è tuttavia sufficiente, dobbiamo crescere ancora ed essere in grado di far valere le nostre doti, la nostra qualità sul mercato locale, nazionale ed internazionale». Un obiettivo da raggiungere anche e soprattutto grazie ad un’adeguata comunicazione, ma che al contempo non potrà mai concretizzarsi senza l’indispensabile sostegno della politica: «quello che serve alla nostra economia è una maggiore liberalizzazione – ha proseguito Lanz -. Penso ai circuiti economici locali, che spesso funzionerebbero di fatto automaticamente e che invece vengono penalizzati o addirittura bloccati dai regolamenti e dagli eccessivi controlli esistenti. Normative troppo spesso insensate, che a conti fatti finiscono unicamente per complicare la situazione e per comportare delle spese assolutamente inutili per le imprese. Proprio per questo la politica deve reagire, lasciandoci gli adeguati spazi d’azione e facendo in modo che le piccole e medie imprese altoatesine possano crescere e svilupparsi con successo».
Chiaro anche il concetto finale espresso dal presidente degli artigiani altoatesini: «ai nostri imprenditori chiedo di avere fiducia in sé stessi e nelle proprie potenzialità, di far valere nel migliore dei modi la propria elevatissima qualità e di agire congiuntamente per farla conoscere in ogni ambito dei mercati di riferimento – ha concluso Lanz -. Come lvh.apa vogliamo rappresentare ogni ditta artigiana, cercando in qualsiasi modo di aiutarla ad uscire dalle difficoltà di tutti i giorni: è fondamentale che la politica ci dia una mano per fare in modo che quanto creato negli ultimi decenni non venga distrutto, ma continui viceversa a prosperare».
Concordi al pensiero del presidente lvh.apa anche in concetti espressi nell’atteso intervento di Georg Schlagbauer, presidente della Camera dell’Artigianato di Monaco ed Alta Baviera: “la qualità è da sempre sinonimo di successo. Proprio per questo chi, come le dite artigiane, punta su questo fattore costituisce la realtà adeguata per rappresentare la base ed il motore di un atteso sviluppo economico. E, sempre per questa ragione, la politica locale ha il compito di essere anche la politica dell’artigianato, intervenendo in modo tale che queste potenzialità possano essere espresse al massimo».
A chiudere una serata di grande successo è stata infine una tavola rotonda incentrata su tematiche piuttosto attuali quali appalti pubblici, formazione e TTIP (Partenariato trans-atlantico per il commercio e gli investimenti). Ancora piuttosto lunga e tortuosa la strada da percorrere in particolare nel settore degli appalti pubblici, come confermato da Lanz e dal presidente del Bauernbund (l’associazione degli agricoltori coltivatori diretti) Leo Tiefenthaler: «in Alto Adige troppo spesso vengono a crearsi delle situazioni eccessivamente sfavorevoli per l’economia locale – hanno confermato i due presidenti -. Proprio per questa ragione si dovrebbero riuscire a realizzare nel minor tempo possibile delle leggi provinciali impostate in modo tale da essere concretamente a vantaggio delle piccole imprese locali».
Sotto osservazione anche l’accordo TTIP siglato tra Europa e Stati Uniti. Un partenariato trans-atlantico che rischia di nascondere alcune insidie, come confermato da Schlagbauer: «in questo patto gli aspetti positivi non mancano, così come i rischi. In futuro sarà fondamentale mantenere elevati gli standard qualitativi, evitando di scendere a livelli più bassi e prestando sempre la massima attenzione alla formazione degli apprendisti». Proprio sulla formazione e sulla specializzazione all’insegna della qualità ha infine puntato il presidente nazionale dei Pastai di Confartigianato Luca Da Corte: «la formazione nel nostro come in tutti i settori dell’artigianato è cruciale per garantire un prodotto finale capace di soddisfare il consumatore. Altrettanto importanti sono le specializzazioni all’insegna della qualità come quella di Maestro artigiano, un titolo che auspichiamo in futuro possa svilupparsi con successo sempre maggiore anche a livello nazionale».