Tassazione comunale alle stelle grazie ai tagli dei trasferimenti del governi Monti, Letta e Renzi

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euro soldi conteggio mano 1Sindaci costretti ad aumentare il prelievo fiscale sui cittadini: in 5 anni i tagli ai trasferimenti statali nelle città che hanno il prelievo più elevato sono stati del 48%, che a Milano raggiunge il 63% e a Venezia il 66%

Facile farsi belli agli occhi dei contribuenti promettendo di non aumentare le tasse, quando per quadrare i conti del bilancio dello Stato si tagliano i trasferimenti agli enti locali, che poi sono costretti a rifarsi, loro, sui contribuenti.

La manovra impostata dai governi Monti, Letta e Renzi ha fatto sì che quest’anno la pressione fiscale degli enti locali aumenti in modo considerevole, a fronte di tagli dei trasferimenti statali quantificabili in media al 43% con punte fino al 66% per realtà come Venezia.

Tra le grandi città italiane le tasse comunali più elevate le registriamo a Bologna, a Roma, a Bari e a Genova. L’Ufficio studi della dell’Associazione artigiani di Mestre è giunto a questo risultato calcolando il prelievo che una famiglia tipo di 3 persone dovrà subire quest’anno per onorare il pagamento della Tari (la nuova tassa sui rifiuti), della Tasi (il tributo sui servizi indivisibili) e dell’addizionale comunale Irpef.

Nel caso di un’abitazione di tipo civile A2, è il comune di Bologna a praticare il livello di tassazione medio più elevato tra le grandi città d’Italia: per l’anno in corso, il peso economico è pari a 1.610 euro. Seguono Genova, con 1.488 euro, Bari, con 1.414 euro e Milano, con 1.379 euro.

Se, invece, l’analisi prende in esame un’abitazione di tipo economico A3 (che è di minor pregio rispetto all’immobile preso in esame nel caso precedente), a balzare al primo posto di questa speciale graduatoria è Roma, con 1.100 euro. Seguono Bari, con 1.079 euro, Napoli, con 1.000 euro e Genova, con 961 euro.

«Il forte aumento dalla tassazione comunale registrato in questi ultimi anni – commenta il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – è da addebitare, in particolar modo, ai pesantissimi tagli ai trasferimenti che lo Stato centrale ha praticato nei confronti degli enti locali. Tra il 2010 e il 2014, i sindaci di Bologna, Roma e a Bari hanno subito una sforbiciata delle risorse del 48%: Milano del 63% e Venezia addirittura del 66%. Con questi tagli, i comuni sono stati obbligati a ridurre i servizi e ad aumentare le tasse locali, penalizzando soprattutto le famiglie meno abbienti».

I ricercatori dell’Ufficio studi della Cgia si sono “spulciati” tutte le delibere approvate dai principali comuni capoluogo di Regione in materia di Tari, Tasi e addizionale comunale Irpef. Per quanto riguarda quest’ultima imposta, in quasi tutte le città l’addizionale comunale ha raggiunto l’aliquota massima dello 0,8% (Roma applica addirittura lo 0,9% per cercare di chiudere i spaventosi buchi di bilancio della Città Eterna). Solo quattro amministrazioni hanno applicato una aliquota inferiore: Bologna (0,7%), L’Aquila (0,6%), Aosta (0,3%) e Firenze (0,2%). A Cagliari, l’addizionale si calcola applicando aliquote progressive per scaglioni di reddito, (0,66% sino a 15.000 euro, 0,72% da 15.000 a 28.000, 0,78% da 28.000 a 55.000, 0,79% da 55.000 a 75.000, 0,8% oltre i 75.000 euro, rendendo oltremodo complicato e oneroso il calcolo della gabella).

In riferimento alla Tasi, solo il comune di Aosta ha applicato l’aliquota base dell’1 per mille. In tutte le altre realtà analizzate è stata deliberata un’aliquota nettamente superiore. In 9 casi tocca addirittura il valore massimo consentito per le abitazioni principali: 3,3 per mille.

La Tari colpisce soprattutto al Sud. Nonostante il servizio di raccolta dei rifiuti erogato nelle grandi città del Mezzogiorno non sia sempre “impeccabile”, per un’abitazione di tipo civile A2, una famiglia di 3 persone residente a Cagliari paga quest’anno 653 euro. A Napoli 522 euro e a Palermo 497 euro.  

Come detto, una delle ragioni che hanno “costretto” molti sindaci ad aumentare la tassazione comunale è stata la forte contrazione dei trasferimenti statali subita in questi ultimi anni, che ha colpito soprattutto al Nord. La città più penalizzata è stata Venezia: tra il 2010 e il 2014 il taglio è stato del 66% (- 63,8 milioni di euro). Tra le grandi città segnaliamo il caso di Milano, che ha “patito” una riduzione del 63% (- 317,7 milioni di euro) e quello di Roma, con una contrazione del 48% (-667 milioni di euro). Altrettanto pesanti le situazioni maturate a Bologna (-48%, pari a 72 milioni di euro in meno), a Bari (-47%, pari a 55,1 milioni di euro in meno), a Torino (-43%, pari a 158,9 milioni di euro in meno), a Genova (-43%, pari a 110,8 milioni di euro in meno), a Napoli (-31%, pari a 199,6 milioni di euro in meno) e a Palermo (- 33%, pari ad un taglio di 114 milioni di euro).


Da un punto di vista metodologico, l’Ufficio studi della CGIA segnala che i calcoli sono stati effettuati tenendo conto di una famiglia composta da 2 genitori che lavorano, con un reddito annuo di 22.000 euro ciascuno e un figlio a carico. Le tipologie abitative prese in esame sono state 2: un’abitazione di tipo civile (categoria catastale A2) e un’abitazione di tipo economico (categoria catastale A3). In entrambi i casi i calcoli sono stati effettuati sulla base della rendita catastale e della superficie abitativa media presente in ogni Comune capoluogo di Regione

La tassazione locale nei principali Comuni capoluogo di Regione

(importi in euro)

Famiglia di 3 componenti. Marito e moglie con reddito da lavoro di 22.000 euro ognuno e 1 figlio a carico. Abitazione di tipo civile categoria catastale A2

Comune

TARI

TASI

Add.le comunale IRPEF

Totale

Bologna

           435

           867

           308

       1.610

Genova

           411

           725

           352

       1.488

Bari

           412

           650

          352

       1.414

Milano

           403

           624

           352

       1.379

Cagliari

           653

           381

           299

       1.332

Torino

           283

           686

           352

       1.321

Roma

           439

           459

           396

       1.294

Napoli

           522

           415

           352

       1.289

Trieste

           342

           524

           352

       1.218

Venezia

           419

           406

           352

      1.176

Palermo

           497

           235

           352

       1.084

Perugia

           423

           308

           352

       1.083

Ancona

           238

           385

           352

           975

Campobasso

           277

          285

           352

           914

Catanzaro

           363

             91

           352

           805

L’Aquila

           335

           186

           264

           785

Firenze

           236

           403

             88

          727

Aosta

           272

           147

           132

           551

Elaborazione: Ufficio Studi CGIA su dati Agenzia delle Entrate, Ministero delle Finanze

I calcoli sono stati effettuati sulla rendita catastale e la superficie media delle unità abitative A2 di ogni Comune capoluogo di Regione

La tassazione locale nei principali Comuni capoluogo di Regione

(importi in euro)

Famiglia di 3 componenti. Marito e moglie con reddito da lavoro di 22.000 euro ognuno e 1 figlio a carico. Abitazione di tipo economico categoria catastale A3

Comune

TARI

TASI

Add.le comunale IRPEF

Totale

Roma

           362

           342

           396

       1.100

Bari

           317

           410

           352

       1.079

Napoli

           466

         182

           352

       1.000

Genova

           329

           280

           352

           961

Cagliari

           552

             78

           299

           929

Bologna

           258

           344

           308

          909

Milano

           286

           271

           352

           909

Venezia

           355

           192

           352

           900

Perugia

           392

           126

           352

           870

Ancona

           235

          248

           352

           835

Palermo

           384

             81

           352

           817

Campobasso

           267

           197

           352

           817

Torino

           234

           230

           352

          817

Trieste

           283

           172

           352

           807

L’Aquila

           332

           134

           264

           731

Catanzaro

           291

             59

           352

           702

Firenze

           217

           300

             88

           605

Aosta

           260

             77

           132

           468

Elaborazione: Ufficio Studi CGIA su dati Agenzia delle Entrate, Ministero delle Finanze

I calcoli sono stati effettuati sulla rendita catastale e la superficie media delle unità abitative A3 di ogni Comune capoluogo di Regione

I tagli ai trasferimenti:   variazione 2014 su 2010

 

Comuni capoluogo di Regione (*)

Tagli 2014

rispetto

al 2010

(milioni

di euro)

Tagli 2014

rispetto

al 2010

pro capite

(euro)

Tagli 2014

in %

rispetto ai

trasferimenti

2010

Ancona

15,1

151

-53

Bari

55,1

176

-47

Bologna

72,0

189

-48

Cagliari

26,7

179

-53

Campobasso

6,0

124

-56

Catanzaro

11,9

134

-38

Firenze

71,7

196

-46

Genova

110,8

190

-43

L’Aquila

6,7

98

-13

Milano

317,7

252

-63

Napoli

199,6

208

-31

Palermo

114,0

174

-33

Perugia

24,0

147

-50

Roma

667,0

253

-48

Torino

158,9

182

-43

Venezia

63,8

246

-66

Totale Comuni italiani

6.823,2

119

-43

Elaborazione Ufficio studi CGIA su dati del Ministero dell’Interno

(*) Aosta e Trieste non sono disponibili

         

Nota: i tagli comprendono le misure disposte dal DL 78/2010, dal DL “Salva Italia”, dal DL 95/2012 e dal DL 66/2014

Mestre 11 ottobre 2014