La fondazione di ricerca scientifica e tecnologia del Trentino e la società di distribuzione dei farmaci leader nel NordEst siglano una convenzione per studiare temi di comune interesse
Due importanti realtà del mondo scientifico e tecnologico del Trentino hanno siglato un accordo quadro di collaborazione volto ad approfondire temi di comune interesse.
L’intesa coinvolge la Fondazione Bruno Kessler e l’Unifarm, l’azienda di proprietà dei farmacisti del NordEst attiva nella distribuzione di farmaci e nella produzione di molti preparati, tra cui quelli orosolubili, dove l’azienda trentina è tra i leader europei nella produzione conto terzi (comprese realtà leader del mondo del farmaco). L’accordo, siglato dal segretario generale FBK, Andrea Simoni, e dal presidente di Unifarm S.p.A., Luca Collareta, ed è finalizzato all’individuazione e all’eventuale successivo sviluppo di progetti di ricerca dedicati a temi tecnico-scientifici di comune interesse, al fine di migliorare e sviluppare la più ampia sinergia fra le rispettive competenze.
La collaborazione tra FBK e Unifarm non nasce ora. «Abbiamo già in attivo progetti su diversi ambiti – spiega Luca Collareta -. Da questi progetti si sono sviluppate idee nuove per il futuro che hanno necessariamente bisogno di un coordinamento. La collaborazione strategica con un partner così importante come FBK ci permette di realizzarle con maggiore velocità e competenze, che da sola Unifarm non avrebbe».
«Da una parte – ha confermato Andrea Simoni – c’è la volontà di coordinare i progetti già in corso, dall’altra abbiamo capito la necessità di stabilire congiuntamente una strategia per il futuro. Un percorso comune che permette di aiutarsi vicendevolmente: FBK mette a disposizione le proprie competenze scientifiche, Unifarm quelle che riguardano questo specifico mercato».
La convenzione, della durata di cinque anni, riguarda diversi settori: l’analisi, l’interpretazione e la diffusione su formato elettronico interattivo di facile consultazione di Big Data legati al mondo della salute e del benessere; lo sviluppo e la realizzazione di strumenti informatici per l’utilizzo in farmacia, negli ospedali e a supporto di attività legate alla telemedicina; l’analisi e lo sviluppo congiunto di applicazioni ICT (per es. App mobile con sensori “indossabili”) utili alla gestione delle informazioni personali, alla consapevolezza ed educazione alla salute e al benessere; la ricerca di base applicata, nell’ambito dell’alimentazione e salute, sulla relazione tra cibo-microbiota e salute umana (progetto MetaFoodBook); le applicazioni tecnologiche e lo sviluppo di device per la gestione dei fenomeni di intolleranza alimentare.
«Un esempio concreto delle proficue collaborazioni già avviate con FBK – continua il presidente di Unifarm – riguarda la nostra società Unihospital Srl, che sviluppa software per le case di riposo, gli ospedali e per la somministrazione sicura dei farmaci. In FBK ci sono sia le conoscenze per creare nuove metodologie e applicazioni in grado di analizzare il nostro software, che le infrastrutture per gestire grandi quantità di dati. Questa partecipazione ci ha dato la possibilità di fare analisi altrimenti impensabili».