Si va verso un accordo decennale con certezza del diritto e degli impegni richiesti da Roma a ciascuna provincia, chiudendo a prelievi straordinari unilaterali da parte del governo
La querelle sull’assetto dei rapporti tra la finanza statale e quella delle due province autonome di Trento e di Bolzano potrebbe arrivare rapidamente ad una conclusione. Ne accenna il presidente della giunta provinciale altoatesina, Arno Kompatscher in occasione della presentazione alle parti sociali delle linee guida del bilancio di previsione 2015 della Provinciache si attesterà a 5,306 miliardi di euro.
Una proposta decennale, con certezza di diritto, per cui la Provincia si impegna a versare allo Stato una quota fissa annuale (inferiore a quella attuale), a fronte della garanzia che Roma non faccia altri prelievi straordinari: è questo il nucleo della trattativa in corso sul futuro finanziamento dell’autonomia. Nella seduta di giunta, Kompatscher ha aggiornato gli assessori sullo stato della trattativa in corso fra Provincia e Governo per arrivare alla firma di un’intesa finanziaria. Kompatscher ha ricordato che in base all’Accordo di Milano del 2009, lo Stato avrebbe dovuto trattenere il 10% del gettito fiscale prodotto in Alto Adige e, in aggiunta, la Provincia avrebbe messo a disposizione ulteriori 100 milioni di euro: «un’intesa rimasta sulla carta, perché in realtà è sempre stata disattesa dai governi che si sono susseguiti, con decisioni unilaterali che hanno portato a una serie di ricorsi della Provincia davanti alla Corte costituzionale» per complessivi sei miliardi di euro (tra Trento e Bolzano) che pesano indubbiamente sulla certezza del bilancio statale, ha ricordato Kompatscher citando gli inattesi 700 milioni aggiuntivi trattenuti dallo Stato soltanto nel 2014 tra accantonamenti e riserva all’erario.
Nella trattativa aperta con il Governo si lavora a una proposta a valenza decennale – negli auspici della Provincia – con cui Bolzano si impegna a versare ogni anno una quota fissa (inferiore agli attuali 800 milioni) come compartecipazione al risanamento del debito pubblico. In contropartita si chiede a Roma la garanzia dell’esenzione da altre manovre statali e da ulteriori prelievi straordinari che potrebbero colpire le regioni. In caso di accordo, la Provincia ritirerebbe anche i ricorsi alla Consulta. Si punta a raggiungere un’intesa in tempi ragionevoli, considerato che il Governo è chiamato a definire la legge di stabilità. Per Kompatscher resta comunque chiaro che un consenso può essere raggiunto «solo se il risultato complessivo della trattativa poggia su solide basi finanziarie e sulla certezza del diritto, in modo da garantire sicurezza e sostenibilità al futuro dell’autonomia». In tal senso è ferma intenzione di Kompatscher siglare un accordo di livello superiore, che veda anche il coinvolgimento dell’Austria («una “conditio sine qua non”», secondo il presidente).
Intanto, prosegue il lavoro di preparazione del bilancio di previsione 2015 della provincia di Bolzano. Cifre sostanzialmente stabili rispetto all’anno in corso, si punta ad un ulteriore maggior coinvolgimento delle parti sociali, con le quali è in programma un confronto il 14 ottobre. A metà dicembre la legge arriverà in Consiglio provinciale. Il bilancio di previsione 2015 della Provincia ammonterà a 5,306 miliardi di euro, con una parte spendibile (depurata dagli accantonamenti imposti dallo Stato) di 4,565 miliardi di euro. «Una cifra leggermente superiore rispetto allo scorso anno – ha spiegato Kompatscher – quando ci si era fermati a 4,521 miliardi».
Durante la seduta di Giunta si è discusso su come limare la ripartizione delle risorse tra i vari assessorati, e l’Ufficio finanze è stato incaricato di preparare la tabella da assegnare ad ogni Ripartizione che poi provvederà alla suddivisione dettagliata dei fondi sui vari capitoli di spesa. Quello che cambia rispetto al passato, però, è sostanzialmente il metodo con cui verrà portato avanti il bilancio. «Martedì 14 ottobre – ha annunciato Kompatscher – avremo un’audizione con le parti sociali, nel corso della quale non solo presenteremo la prima bozza di bilancio, ma daremo a tutti la possibilità di avanzare idee, richieste e proposte, coinvolgendo direttamente imprese, sindacati e associazioni di categoria nella discussione sulla legge». Poi, una volta apportate le ultime modifiche, la legge di bilancio con la collegata legge finanziaria passeranno al vaglio della Giunta provinciale, con l’approvazione definitiva di entrambi i documenti prevista per la riunione del 28 ottobre. «A questo punto – ha proseguito il presidente altoatesino – il bilancio sarà inviato al Consiglio dei Comuni e quindi, tra il 10 e il 14 novembre, sarà la volta della commissione legislativa del Consiglio provinciale». L’approdo in aula è previsto per il 12 dicembre, mentre la votazione definitiva su bilancio e legge finanziaria da parte dell’assemblea è in programma tra il 16 e il 18 dicembre 2014.