Zaia: «scelta di altissima civiltà con la presa in carico totale delle donne colpite da tumore al seno. L’oncologia veneta non teme confronti».
Non solo un reparto moderno ed efficiente, ma un modo rivoluzionario di concepire l’assistenza sanitaria alle donne colpite da un tumore al seno: è la nuova Senologia dell’Ospedale di Vittorio Veneto, inaugurata dal presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, che da lunedì comincerà ad occuparsi delle 2.300 donne già trattate e giunte alla fase del “follow up” e tutte le altre che verranno colpite da questa malattia con un’organizzazione particolarissima, chiamata “Breast Unit”, che prevede la totale presa in carico della paziente da parte della struttura per tutte le prestazioni necessarie, dalla prima diagnosi all’auspicata guarigione, alla successiva fase di “follow up”.
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il direttore generale dell’Ulss 7 Gian Antonio dei Tos e numerosi sindaci del territorio, tra i quali quelli di Vittorio Veneto e di Conegliano. La struttura è stata realizzata con un investimento di 300.000 euro.
«Ho personalmente voluto l’inserimento delle “Breast Unit” nel nostro nuovo Piano sociosanitario – ha detto uno Zaia particolarmente soddisfatto – perché considero questo modo di assistere un esempio di altissima civiltà. Il tumore al seno per una donna è un evento devastante anche sul piano della sofferenza umana e noi abbiamo il dovere di curarla al meglio, togliendole ogni problema correlato alla malattia e facendocene carico, dal supporto psicologico alla parte burocratica come l’emissione delle prescrizioni e le code agli sportelli per le prenotazioni. Con la “Breast Unit” facciamo tutto noi: la donna deve solo concentrare tutte le sue forze anche psicologiche sulla guarigione».
Zaia ha affrontato senza remore anche il tema della mobilità extraregionale dei pazienti. «Lo so – ha detto – che da questa area del Veneto molti cittadini tendono a rivolgersi al vicino Friuli. Ma sbagliano – ha aggiunto sorridendo – perché qui e nel resto del Veneto possono trovare la migliore assistenza possibile, sia sul piano della modernità delle terapie, sia su quello delle professionalità, che delle dotazioni tecnologiche. Qui da 6 mesi abbiamo avviato la ROV, Rete Oncologica del Veneto, che garantisce le migliori cure in ogni punto della rete, indirizzando i casi più gravi sui punti di eccellenza».
Più in generale, il Governatore ha tenuto a sottolineare che il futuro della sanità veneta «è oramai indirizzato in una via virtuosa senza ritorno, fatta di altissime professionalità, moderne tecnologie in aggiornamento continuo anche grazie ai 70 milioni di euro l’anno che vi dedichiamo, di ricoveri sempre più brevi, e quindi minor necessità di letti, per arrivare alla guarigione grazie alle nuove tecniche di cura».
La nuova Unità di senologia rappresenta il punto di arrivo di un progetto di revisione degli aspetti organizzativi e dei percorsi diagnostico-terapeutici in ambito senologico: sarà operativa presso il presidio ospedaliero di Vittorio Veneto e raggrupperà l’attività finora svolta da due équipe distinte presso i presidi di Conegliano e Vittorio Veneto. Con l’attivazione dell’Unità di senologia viene ampliato e potenziato il polo oncologico vittoriese, che già comprende la diagnostica radiologica, la riabilitazione, l’oncologia e l’hospice. La nuova Unità di senologia è stata ricavata, grazie a un intervento durato alcuni mesi, nell’ambito della piastra ambulatoriale: l’investimento è stato di oltre 300.000 euro.
La nuova Unità di senologia opererà secondo gli standard definiti dalla DGRV 1173/2014, all’interno della rete oncologica regionale. Le pazienti saranno seguite nell’ambito dell’Ulss 7 per l’intero percorso, dallo screening alla diagnosi clinica, ai trattamenti conseguenti fino all’eventuale intervento di chirurgia ricostruttiva: è attiva, infatti, una convenzione che assicurerà la presenza di un chirurgo plastico presso il presidio ospedaliero di Vittorio Veneto. Sono attive, inoltre, collaborazioni con l’Ulss 9 per l’effettuazione della radioterapia e con il centro hub di Padova per eventuali consulenze genetiche.
Scopo della nuova “Breast Unit “è quello di fornire alle pazienti affette da tumore al seno, sia esso benigno o maligno, percorsi diagnostico-terapeutici rapidi e coordinati per giungere in breve tempo alla diagnosi, al trattamento e alla riabilitazione, senza trascurare gli aspetti psicologici. A tal fine è stato messo a punto un “percorso paziente” che prevede la presa in carico globale della donna che sarà accompagnata, passo dopo passo, dalla diagnosi all’auspicata guarigione, evitando lungaggini burocratiche e code agli sportelli: questo obiettivo viene raggiunto grazie alla stretta collaborazione tra varie specialità nell’ambito di un team multidisciplinare che comprende: senologo, anatomopatologo, radiologo, oncologo, psicologo, medico nucleare, ginecologo, medico di medicina generale. E’ inoltre attiva una collaborazione con le associazioni di volontariato per alcune attività di supporto. Nell’ambito dell’Unità di senologia sono stati definiti i processi e la presa in carico anche per le donne affette da patologie non oncologiche che necessitano di valutazioni periodiche.