Concerti all’insegna del nuovo jazz della penisola iberica al Teatro Rossetti, Sala Bartoli
Partirà dalla Spagna, con il sassofonista José Luis Gutiérrez e il suo quartetto Iberjazz, in concerto venerdì 3 ottobre alle 20.30 in Sala Bartoli, il viaggio musicale de “Le nuove rotte del jazz”.
Giunta alla sua dodicesima edizione, la rassegna del Circolo Culturale Controtempo curata da Eduardo Conti Zanetti offrirà ancora una volta al proprio pubblico quattro concerti, affidati a musicisti di caratura internazionale, per esplorare le nuove frontiere del jazz.
Sul palco di Sala Bartoli, José Luis Gutiérrez presenterà un progetto musicale di estrema originalità, che fonde magistralmente la cosiddetta “tinta spagnola”, che Gutiérrez recupera e modernizza, con la liberta della musica improvvisata, del jazz. José Luis Gutiérrez è uno dei musicisti più originali e innovativi della scena musicale spagnola. La sua musica è appassionata, intensa e personale come poche, il suo stile e il suo fraseggio sono unici, così come i suoi silenzi, la sua forza espressiva è decisa e raffinata. “Iberjazz” è il nome del suo particolare stile, così come del suo quartetto e del progetto che ne sta alla base: il termine sta a indicare il recupero e l’evoluzione della migliore tradizione spagnola attraverso il linguaggio del jazz moderno. In tal senso, il suo lavoro discografico “Nucleo” è stato considerato il miglior album jazz dell’anno in Spagna. Ciò ha avviato un preciso percorso stilistico nella carriera musicale di José Luis Gutiérrez, che grazie a questo disco è considerato uno dei più interessanti e promettenti musicisti del jazz spagnolo. Nel 2011 Gutiérrez ha presentato il suo ultimo disco, “Fruit Salad”, esplorando ancora più a fondo i legami tra musica iberica e jazz. Questo è forse il più genuino di tutti i progetti diretti da Jose Luis Gutiérrez: gli spettatori si delizieranno nell’ascolto di composizioni originali, colori iberici appassionati, suoni ancestrali e moderni.
Gutiérrez ha portato i suoi progetti in una moltitudine di luoghi in tutto il mondo: Roma, Tallin, San Sebastian, Messico, Caracas, Rio de Janeiro, Casablanca. Ha collaborato con maestri come Jorge Pardo, Chano Dominguez, Jerry Gonzalez, Paquito D’Rivera, Javier Colina, Carlos Barreto, Tommy Caggiani. Ha anche lavorato come docente di sassofono al conservatorio di Zamora. E’ il direttore artistico di due festival jazz internazionali, Universijazz e La Granjazz.
Il gruppo di musicisti che lo accompagnerà sul palco di Sala Bartoli per “Le Nuove Rotte del Jazz” – Pedro Medina alla chitarra flamenca, Marco Niemietz al contrabbasso, Lar Legido alla batteria e percussioni – emana freschezza, originalità e grande creatività. Ma a colpire maggiormente è la personalità musicale e la spiccata semplicità di Gutiérrez. Il suo rapporto con il pubblico è molto particolare, così come lo è la sua capacità di far sembrare naturale e semplice ciò che in realtà non lo è affatto. La sua musica ha la capacità di ipnotizzare l’ascoltatore. Sebastián Mondéjar, di “Toma Jazz”, lo definisce «Un filosofo, anzi di più. Un poeta, capace di piangere mentre sorride e di sorridere quando piange. Con i suoi silenzi – dice – Gutiérrez innalza un templio».
«Questo primo concerto della rassegna – spiega Conti Zanetti – è dedicato alle contaminazioni tra musica spagnola e jazz, mentre domani, sabato 4 ottobre, con il doppio concerto affidato alla cantante norvegese Mari Kvien Brunvoll e a una delle nuove formazioni più interessanti del panorama francese, l’EYM Trio, si esploreranno le nuove proposte del jazz, rappresentate dai giovani talenti della scena musicale europea attuale. E con l’ultimo concerto, in calendario domenica 5 ottobre alle 21, si ritornerà alla tradizione, con leggenda della chitarra jazz Philip Catherine, che si esibirà per l’occasione in un eccezionale duo con il giovane pianista italiano Nicola Andrioli, già suo collaboratore e partner in diversi tour».