Turismo trentino: cresciuto del 50% negli ultimi 25 anni

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val di fassa 1Il dato fornito dal servizio statistica della Provincia. Le presenze totali sono arrivate a 15,5 milioni

Il turismo si conferma essere uno dei motori dell’economia trentina: secondo i dati presentati dal Servizio statistica della Provincia, in venticinque anni il turismo in Trentino è cresciuto del 50%, passando da poco più di 10 milioni di presenze negli esercizi alberghieri ed extralberghieri a 15,5 milioni del 2013.

Un turismo sempre più internazionale capace di mantenere inalterata o addirittura di aumentare la propria attrattività. Questa la fotografia che emerge dall’Annuario del turismo 2013, pubblicazione che presenta un ricco insieme di analisi e dati, proposti in serie storica, attraverso i quali è possibile comprendere l’evoluzione del comparto turistico nell’arco degli ultimi 25-30 anni.

«Il quadro, certamente positivo, che emerge dall’Annuario – ha commentato l’assessore Michele Dallapiccola – non deve farci dimenticare le problematiche che il settore sta vivendo, complice una stagione difficile dal punto di vista meteorologico, come quella appena conclusa. Siamo quindi impegnati in un’analisi della situazione al fine di mettere in campo una serie di misure – ha detto Dallapiccola – che ci permettano di valorizzare gli importanti investimenti fatti e che possano, nel contempo, contrastare quel deficit di remunerabilità con cui gli operatori del settore sono costretti a convivere tutti i giorni. Su questo vi è un forte impegno da parte della Giunta e la ferma intenzione di portare a compimento, entro la fine dell’anno, la riforma di questo settore, così strategico per l’economia trentina».

Nel 1987 gli arrivi in Trentino negli esercizi alberghieri ed extralberghieri gli arrivi si attestarono a 1.751.075 mentre le presenze furono 10.341.039. Nel 2013 i dati sono sensibilmente cresciuti, raddoppiati gli arrivi, saliti a 3.450.620 e aumentate, di un terzo circa, le presenze con 15.482.582.

lago di garda torbole lungolago 1«Analizzando i dati – ha sottolineato Dallapiccola – risulta molto positiva la capacità del turismo trentino di mantenere inalterata o addirittura di aumentare la propria attrattività, anche in periodi difficili, come sono stati gli anni più recenti. Il Trentino si conferma ai vertici per la capacità di attrarre consumi turistici, che è circa cinque volte maggiore di quella nazionale».

Spulciando fra i vari indicatori, si evidenzia come la crescita del movimento turistico, per numero di presenze e anche per numero di persone occupate nel settore sia stata costante negli ultimi 30 anni con un sensibile aumento di turisti provenienti dall’estero, se si pensa che nel 1987 i turisti stranieri fecero registrare 2.506.992 presenze, numero quasi triplicate nel 2013, 6.366.262. In forte aumento anche le presenze turistiche che arrivano da fuori Europa, con 50.562 presenze registrate nel 1985 passate nel 2013 a 206.991. Il comparto diventa quindi sempre più internazionale. Più di un terzo delle presenze straniere proviene dalla Germania. Dagli anni 2000, però, risultano in forte crescita i paesi dell’Est Europa, in particolare la Polonia, la Repubblica Ceca e la Russia. Notevolmente migliorata risulta la qualità dell’offerta alberghiera. Nel 1997 il rapporto tra alberghi da tre stelle e oltre e quello degli alberghi a 1 e 2 stelle era pari a 2,2; nel 2013 lo stesso rapporto è triplicato e pari a 6,2. La lettura combinata dei dati relativi ad arrivi e presenze conferma il fenomeno, in atto da alcuni anni, della progressiva riduzione della permanenza media dei turisti nelle strutture ricettive della provincia. Oggi la permanenza media nel complesso delle strutture ricettive risulta di poco meno di 6 giorni e di 4,3 giorni negli esercizi alberghieri; nel 1985 era invece prossima ai 10.