Servizi di pulizia, rinnovato il contratto nazionale di lavoro per le imprese artigiane

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Confartigianato veneto imprese pulizie presidente Rampazzo Stefano 1L’accordo riguarda 40.000 imprese e 150.000 lavoratori. 160 euro di aumento medio mensile a regime per un V livello

Confartigianato Pulizie assieme alle altre organizzazioni sindacali dell’artigianato ed i sindacati di categoria della Triplice hanno siglato l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei circa 150.000 dipendenti delle oltre 40.000 imprese artigiane attive nel comparto della pulizia. In regione Veneto, le imprese artigiane del comparto con dipendenti sono oltre 3.000 e creano lavoro per 11.000 lavoratori dipendenti per il 70% donne.

Il nuovo contratto, che ha durata triennale e ha validità fino al 31 dicembre 2016, prevede un aumento medio mensile a regime, riferito al V livello, di 160 euro. Tra le novità, i contratti a termine senza le causali, un utilizzo flessibile del part-time, il mantenimento della franchigia di 3 dipendenti nel cambio d’appalto nel mercato privato.
A margine dell’intesa le parti hanno anche siglato un “avviso comune” sul costo medio orario del settore dei servizi di pulizia, prevedendo l’equiparazione alle tabelle del ministero del Lavoro applicate dalle aziende medio-grandi del comparto.
«Una trattativa difficile – ha commentato Stefano Rampazzo, presidente di mestiere di Confartigianato Veneto – in particolar modo per noi veneti. Molto sofferto il fatto di riconoscere l’esperienza contrattuale che il Veneto ha attivato nel 2012 quando, prima regione in Italia, ha deciso di rompere gli indugi dopo 8 anni di carenza contrattuale del CCNL, riconoscendo dignità ai dipendenti attraverso un aumento salariale concordato con i sindacati. L’accordo del 2012 è stato un elemento determinante per l’avvio delle trattative nazionali».