Il 13 settembre il pontefice si reca al Sacrario militare. Mobilitata la Protezione civile
Il sistema sanitario regionale e la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia saranno al centro dell’organizzazione logistica in occasione della visita del Santo Padre al Sacrario militare di Redipuglia il prossimo 13 settembre.
Con particolare attenzione sono state soprattutto valutate le misure sanitarie e di primo soccorso in concomitanza con l’evento, in considerazione del grande afflusso di fedeli previsto sia al Sacrario che nelle aree circostanti.
Su indicazione della direzione Salute della Regione, la centrale operativa del 118 di Gorizia ha elaborato un piano di organizzazione sanitaria, che viene a coinvolgere non solo l’Azienda per i servizi sanitari n.2 Isontina, competente per territorio, ma anche la vicina Azienda sanitaria della Bassa Friulana, per un eventuale supporto di assistenza sanitaria, nonché le Aziende ospedaliere di Trieste, Udine e Pordenone in caso di eventi eccezionali ed urgenti. Le attività di soccorso più prossime saranno affrontate con una decina di ambulanze, da una ventina di squadre di pronto intervento sanitario e grazie all’allestimento, con la collaborazione della Protezione civile regionale, di quattro Posti medici avanzati (Pma) dotati di tende, gazebo e gruppi elettrogeni. Sarà anche presente un elicottero, che stazionerà all’aeroporto regionale di Ronchi dei Legionari.
Da parte della Protezione civile regionale verranno complessivamente impegnati circa 800 persone, tra tecnici della stessa Protezione civile e volontari di Protezione civile, provenienti da diversi Gruppi comunali e da alcune associazioni; tra queste, quella dell’Associazione nazionale Carabinieri.
I volontari di Protezione civile svolgeranno le proprie attività operative sin dalla giornata di venerdì, con il posizionamento di transenne lungo tutto il percorso dalla rotonda Detroit alla rotatoria di Fogliano, allo scopo di consentire il passaggio della Papamobile tra i fedeli. Gli stessi volontari saranno quindi impegnati lungo tutta la viabilità interessata ed ai varchi d’accesso al Sacrario, a supporto delle forze dell’Ordine.
La Protezione civile sarà inoltre presente con un proprio presidio all’aeroporto di Ronchi ed anche, su richiesta di Rfi-Rete ferroviaria italiana, alla stazione ferroviaria di Redipuglia. L’impegno della Protezione civile e del sistema sanitario regionali sarà garantito sino al completo deflusso dei fedeli dal
Sacrario e dalle aree adiacenti.