Allarme Ebola, «urgenti azioni di prevenzione anche in Friuli Venezia Giulia»

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FVG pdl Rodolfo Ziberna
FVG pdl Rodolfo ZibernaInterrogazione del consigliere regionale Ziberna: «la Giunta è latitante e assolutamente inadeguata»

Attorno all’allarme lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità secondo cui la diffusione del virus Ebola «è più rapida del previsto», mette in allarme gran parte delle autorità preposte alla pubblica sicurezza. Ma non tutte. Secondo il vicecapogruppo azzurro in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Rodolfo Ziberna, «la Giunta regionale è latitante e assolutamente inadeguata sull’allarme ebola, che sta preoccupando tutte le nazioni, eccetto quella italiana e la nostra governatrice. Questa superficialità e irresponsabilità mette a repentaglio la sicurezza e l’incolumità della popolazione del Friuli Venezia Giulia».

Ziberna entra nel dettaglio della sua denuncia: «avevo già presentato un’interrogazione in aprile con cui avevo informato la Giunta regionale di una circolare del 4 aprile scorso, ma non diffusa al pubblico, con cui il ministero della Sanità aveva comunicato l’attivazione di misure di vigilanza e sorveglianza nei punti di ingresso internazionali in Italia. Certamente non bisogna generare allarme ingiustificato, ma quando la preoccupazione della popolazione è già viva perché stimolata da continue e allarmanti notizie, la Giunta deve assolutamente, tempestivamente, con grande trasparenza, uscire dalla sua tipica inerzia, latitanza e incapacità di intervento per svolgere un’opera di informazione perché l’informazione dei cittadini è un diritto sacrosanto».

L’esponente azzurro rilancia le preoccupazioni espresse dal segretario nazionale del Sindacato autonomo di polizia (Sap), Gianni Tonelli, « secondo cui, dopo aver svolto un sopralluogo nei luoghi in cui sbarcano i rifugiati, il sistema di controllo, prevenzione e profilassi è assolutamente inefficace. Il cordone sanitario non esiste per nulla e non difende la nostra comunità; sono pochissimi i medici in Italia, i quali svolgono un controllo sommario, capace cioè di individuare patologie con manifestazioni acclarate; quindi i rifugiati vengono trasferiti in altre zone in Italia e, visto che sono liberi di girare e interagire con la popolazione, possono trasformarsi in un pericoloso viatico del contagio». Contagio che, secondo Ziberna, «avviene facilmente, con il contatto con liquidi organici (dalla saliva al sangue), con un periodo di incubazione del virus che va dai 2 ai 21 giorni: non si può escludere che qualche persone abbia contratto il virus e abbia fatto il viaggio senza sintomi, sviluppando poi questa malattia in altri Paesi, come del resto deve essere accaduto da pochi giorni anche in Nigeria».

«È scandaloso – denuncia Ziberna – che su temi importanti e delicati come questi la Giunta faccia sentire la sua totale incapacità di corrispondere ai reali bisogni dei cittadini. La Giunta regionale ha diritto di scegliere le sue priorità, a condizione di non mettere a repentaglio la nostra sicurezza: può scegliere che l’emergenza sanitaria passi in secondo piano rispetto a quella umanitaria, ma il cittadino deve essere messo a conoscenza della scelta compiuta, che assolutamente non condivido. E la situazione è destinata a essere ancora più allarmante in futuro, viste le proiezioni sul numero di rifugiati che giungeranno in Italia a breve: 8.000 nel 2013, 80.000 da gennaio a oggi, destinati a raddoppiare entro la fine dell’anno».