Trasporto merci ferroviario, penalizzazioni dal previsto aumento dell’energia elettrica

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Guido Porta presidente inRail spa
Guido Porta presidente inRail spaLa friulana InRail lamenta la perdita di competitività verso il trasporto su gomma

Gli operatori privati del settore ferroviario che svolgono servizi in regime di concorrenza esprimono forte preoccupazione per le ripercussioni del “Decreto Competitività” che, secondo gli ultimi emendamenti, prevede all’art. 29 un incremento del prezzo dell’energia elettrica per i traffici ferroviari sviluppati all’interno dell’Italia.

«Una scelta irrazionale e opposta al buon senso – è il duro commento di Guido Porta, presidente della friulana InRail – gli effetti della norma così come è scritta nel decreto sono tre: mettere in ginocchio il traffico ferroviario interno, isolare i porti e condannare al default le Imprese a capitale italiano, vocate alla crescita del sistema logistico del nostro Paese».

Porta lancia un accorato appello al Governo, e in particolare al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e quello dello sviluppo economico, affinché sia immediatamente rivista l’ultima formulazione della norma contenuta all’interno del “Decreto Competitività” specie all’art. 29, attualmente in fase di approvazione in Senato che prevede un consistente aumento tariffario dell’energia elettrica utilizzata per la trazione che le imprese ferroviarie cargo dovranno corrispondere per il traffico sviluppato all’interno dei confini nazionali.

Se nella prima stesura del decreto l’aumento avrebbe riguardato tutte le imprese ferroviarie, con pesanti conseguenze per quelle private che nei giorni scorsi avevano levato la voce attraverso l’Associazione di categoria FerCargo, a seguito di un ulteriore emendamento del Ministero dello sviluppo economico, l’aggravio riguarderà esclusivamente i traffici domestici, mentre ne saranno esenti quelli trasfrontalieri, che hanno origine o destino all’estero. «Una scelta irrazionale e opposta al buon senso – dice Porta – è proprio il traffico domestico ad essere già penalizzato poiché risente maggiormente della concorrenza del trasporto su gomma». Secondo Porta la conversione in legge della norma avrà un gravissimo impatto non soltanto sulle società ferroviarie, ma anche sui porti e sull’intero sistema logistico italiano.

InRail è attiva dal 2009 per trasporti per tutti i tipi di merci nel Nord Italia e, in collaborazione con altre società del settore, su tutto il territorio nazionale. Con sede legale e amministrativa a Genova e sede operativa a Udine, InRail si avvale di un organico di oltre 70 dipendenti. Con circa 100 treni a settimana trazionati e oltre 133 milioni di tonnellate-km di merci trasportate nel 2013, InRail si conferma oggi un punto di riferimento nell’offerta di servizi ferroviari per l’industria siderurgica, cartaria, chimica, manifatturiera, nonché per porti, interporti e piattaforme logistiche. InRail è oggi l’unica realtà ferroviaria privata italiana autorizzata a entrare nel territorio sloveno.