Al G20 dei Giovani imprenditori presente anche delegazione friulana

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La delegazione italiana a Sydney
La delegazione italiana a SydneyA Sidney (Australia) la delegazione italiana era composta da 21 rappresentanti

Otto azioni prioritarie per promuovere l’occupazione giovanile e la nuova imprenditoria: sono stati nel segno della concretezza i lavori del G20 “Young Entrepreneurs Association Summit “tenutosi a Sidney.

Alla riunione in Australia la delegazione italiana era composta da ventuno Giovani imprenditori, di cui ha fatto parte, in rappresentanza del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Udine, il consigliere Matteo Tomba, 36 anni, della Pert srl di Tavagnacco, specializzata nella fornitura di impianti ad alto valore tecnologico nel settore della laminazione a caldo e nell’ecologia tramite la divisione Perteco.

«Questo – ha ricordato Massimiliano Zamò, presidente del Gruppo giovani di Udine – è un importante traguardo per il nostro GGI, in quanto siamo stati sempre presenti in tutte le edizioni. La finalità di questo summit resta sempre quella di consentire un reciproco scambio di esperienze tra i Giovani imprenditori del mondo con l’obiettivo di creare una piattaforma comune di internazionalizzazione per eventuali business. A tale riguardo segnalo che, grazie alle relazioni costruite dal nostro delegato Matteo Tomba nelle edizioni precedenti del G20 il nostro Gruppo andrà a stringere un gemellaggio a Aschaffenburg in Germania con i colleghi giovani tedeschi».

Matteo Tomba, uno dei veterani dell’evento avendo già partecipato agli appuntamenti di Stresa 2009, Toronto 2010, Nizza 2011, Città del Messico 2012 e Mosca 2013, ricorda come «la conferenza di Sidney, strutturata in una “tre giorni” di lavori, ha redatto una dichiarazione congiunta – “Final Communiqué” – nella quale noi Giovani abbiamo esposto, oltre ad una posizione unitaria su temi chiave di natura sociale ed economica, un piano concreto per combattere la disoccupazione giovanile: tra le otto azioni prioritarie individuate spiccano, tra le altre, la riforma del sistema finanziario per promuovere gli investimenti e l’accesso ai capitali e la necessità di più istruzione e formazione al fine di rafforzare la collaborazione tra scuola e impresa. Non solo. Abbiamo dato il nostro sostegno alle Nazioni Unite nella definizione dei post 2015 development goal (gli obiettivi di sviluppo post 2015), inserendone uno dedicato all’occupazione giovanile e all’imprenditoria, in particolare per le giovani donne. Unico rammarico, nonostante gli sforzi fatti dalla delegazione Italiana, non è stato inserito nel comunicato finale un richiamo all’industria manifatturiera. Su questo punto la delegazione italiana, ha iniziato già a lavorare per il “G20YEA summit” del 2015 che si terrà in Turchia».

Il comunicato finale si è chiuso con l’impegno delle associazione della “G20YEA” di informare i propri capi di Stato e di governo e gli altri stakeholder. La dichiarazione verrà poi presentata ufficialmente a novembre durante il G20 leader summit a Brisbane”.

Orgoglioso del lavoro della delegazione italiana il presidente dei GI di Confindustria Marco Gay, che in passato ha partecipato a diverse edizioni del G20 YEA. «Siamo stati proprio noi G.I. di Confindustria a dar vita al primo G8 dei Giovani Imprenditori, organizzato nel 2009 a Stresa – ha ricordato Gay -. È entusiasmante vedere a distanza di pochissimi anni quanta strada abbia già fatto questo network a dimostrazione della responsabilità e dell’impegno dei Giovani imprenditori su temi strategici per il futuro di tutti noi. Il focus dei lavori di quest’anno, la disoccupazione giovanile, tocca da vicino il nostro Paese che ne soffre in maniera drammatica: i dati sulla disoccupazione giovanile sono sempre più allarmanti e sono la prova più evidente del fatto che la vera grande emergenza di questo paese si chiama lavoro. Per questo ci impegneremo affinché le proposte che arrivano da Sidney vengano ascoltate dal nostro Governo».