Ospedale “Civile” di Venezia: inaugurato il nuovo padiglione “Jona”

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ZAIA OSPEDALE CIVILE VENEZIA PADIGLIONE JONA TAGLIO DEL NASTRO
ZAIA OSPEDALE CIVILE VENEZIA PADIGLIONE JONA TAGLIO DEL NASTROZaia: «promessa mantenuta che dovevamo alla città, ai veneziani, ai turisti»

L’ospedale “Civile” di Venezia ha da ora un nuovo padiglione, lo “jona”, che con i suoi 11.000 metri quadrati di superficie e 192 posti letto realizzati con 48 milioni di euro d’investimento, costituisce una sorta di “Nuovo Ospedale di Venezia”, affiancandosi ai Padiglioni Gaggia e Semerani come nuovo baricentro del “Civile”.

Soddisfatto il governatore del Veneto, Luca Zaia: «con quest’opera, terminata dopo anni e anni d’intoppi, consegniamo alla città di Venezia, ai veneziani, ai turisti, agli studenti ciò che meritano di avere: una sanità d’eccellenza a 360 grandi dove ai servizi sul territorio e in centro storico si affianca un ospedale di prima importanza, moderno ed efficiente nonostante la sua lunghissima storia e la sua collocazione. Da oggi la sanità veneziana entra a pieno titolo nella competizione virtuosa per attrarre pazienti da tutta Europa dopo l’apertura delle frontiere sanitarie, grazie alla quale ogni cittadino può decidere dove andarsi a curare e paga il suo paese di provenienza. Una promessa mantenuta che dovrebbe far riflettere chi ci accusava di voler chiudere gli ospedali».

Alla cerimonia d’inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, il Patriarca Francesco Moraglia, l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, il prefetto di Venezia Domenico Cuttaia, il direttore generale dell’Ulss 12 Giuseppe Dal Ben, il presidente della Comunità Ebraica di Venezia Paolo Gnignati e rappresentanti delle istituzioni locali.

«La sanità veneziana – ha aggiunto Zaia facendosi attorniare sul palco della cerimonia da un gruppo di operai che hanno lavorato al cantiere per ringraziarli del duro lavoro portato a compimento – è oggi un fiore all’occhiello dell’intero sistema veneto, che giorno dopo giorno stiamo caratterizzando secondo le più moderne indicazioni internazionali: meno ospedalizzazione grazie alle grandi professionalità, alle grandi tecnologie e all’integrazione ospedale-territorio; ammodernamento complessivo con investimenti su strutture e dotazioni tecnologiche; gestione economica oculata che oramai da 4 anni ci consente di chiudere il bilancio sanitario in attivo; utilizzo intensivo dei macchinari, ad esempio con l’operazione ‘ospedali aperti di notte’ per ammortizzarne presto il costo e inserirne sempre di nuovi e moderni nel circuito; investimenti mirati sulle tecnologie, alle quali anche quest’anno abbiamo riservato 70 milioni di euro».

Il padiglione “Jona”, dedicato al medico Giuseppe Jona, grande sanitario, presidente della Comunità Ebraica dal 1940 al 1943, quando si tolse la vita pur di non soggiacere al nazismo consegnando la lista degli appartenenti alla sua comunità, era chiuso dall’anno 2000 e ha vissuto ripetuti travagli e intoppi fino alla sua definitiva rinascita. Ospiterà il reparto di pediatria, l’area sub intensiva materno infantile, l’ostetricia e ginecologia, la medicina, la pneumologia, la nefrologia, la reumatologia, la geriatria e lungodegenza riabilitativa, il reparto di emodialisi. E’ interamente collegato ai padiglioni “Gaggia” e “Semerani” da percorsi tutti interni attraverso corridoi coperti, evitando così il disagio precedente del trasferimento dei pazienti con un percorso allo scoperto.