Confagricoltura Pordenone: serve un Psr snello

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Piergiovanni Pistoni presidente confagricoltura pordenone 1Pistoni: «per evitare i problemi delle aflatossine si dovrebbe poter ricorrere anche alle semine Ogm»

«Confidiamo che il Psr appena approvato dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia e inviato a Bruxelles per il via libera, nella sua fase applicativa, riesca a evitare la complessità degli adempimenti burocratici che, in passato, ha portato a molti costi e pochi benefici alle aziende» ha detto Piergiovanni Pistoni, presidente di Confagricoltura Pordenone, intervenendo ai lavori assembleari del sindacato agricolo svoltisi a Sequals.

La relazione sull’attività di Confagricoltura Pordenone ha poi toccato i temi della riforma della Pac per il periodo 2014-2020 che ormai, causa i ritardi nelle trattative, vedrà la luce non prima del 2015 e l’andamento economico del settore agricolo provinciale. È stato ricordato come le condizioni climatiche, sempre più improntate a forti escursioni termiche e a improvvisi intensi fenomeni piovosi, oltre che a sempre più frequenti e distruttive grandinate e trombe d’aria, continuano a provocare sensibili danni alle colture e alle strutture di molte aziende agricole.

Difficile anche l’annata del comparto zootecnico, con allevamenti in sofferenza e con l’ennesima brutta tegola caduta su alcune aziende lattiere, collegate con la vicenda del Consorzio Latterie Friulane legato alla contaminazione da micotossine. D’altra parte, non si può più ignorare che il problema delle micotossine, prima ancora che sul latte, si sta riproponendo sempre più di frequente sui raccolti di mais, complici le estati siccitose degli ultimi anni. È assolutamente ingiusto, ha rilevato l’assemblea degli agricoltori, che le imprese zootecniche vengano messe sul banco degli imputati a causa di questo problema, quando spesso acquistano in buona fede del mais magari contaminato e non lo possono sapere. Bisogna trovare delle soluzioni (Ogm compresi), altrimenti in queste condizioni le aziende agricole e quelle zootecniche vengono doppiamente danneggiate.

Al termine della relazione sono intervenuti diversi associati che hanno animato un intenso dibattito sui temi di interesse del mondo agricolo provinciale. Una costante di molti interventi è stata la protesta per i tanti adempimenti burocratici che riguardano il settore e le pressanti richieste di uscire dall’incubo di una burocrazia che sta affossando le imprese.