Ordini tripli all’emissione, molti investitori stranieri per l’emissione del primo “green bond” italiano

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Stefano-Venier-Dir.Direz.Gen.Svil.Mercato-Hera-ilnordestIniziativa del gruppo Hera che così intende finanziare il proprio sviluppo

Il Gruppo Hera, multiutility attiva soprattutto in Emilia-Romagna, Triveneto e Marche che si occupa di energia, acqua e ambiente, ha lanciato il primo “green bond” italiano, emissione obbligazionaria decennale destinata a finanziare o rifinanziare investimenti già effettuati o previsti nel piano industriale al 2017 negli ambiti della lotta al cambiamento climatico, riduzione emissioni, qualità nella depurazione acque e ciclo dei rifiuti.

L’emissione è di complessivi 500 milioni di euro, rimborsabili in 10 anni a una cedola del 2,375% e un rendimento pari a 2,436%. Gli ordini, pari a 1,7 miliardi di euro (più di 3 volte l’ammontare emesso), sono stati raccolti principalmente da investitori stranieri (75% Francia, Germania e Regno Unito che hanno registrato le percentuali maggiori) con una prevalenza di asset manager. La domanda deriva per un 69% da investitori che hanno tra i loro criteri di investimento il comparto “ESG”, “Environment”, “Social” e “Governance”.

«Il collocamento del “green bond” stato condotto in un tempo record e ha per il Gruppo una triplice valenza – ha spiegato in una nota Stefano Venier, amministratore delegato di Hera – Un’occasione per perseguire un’ulteriore ottimizzazione delle fonti di finanziamento del Gruppo Hera, l’opportunità di soddisfare la richiesta della crescente platea di investitori internazionali orientati alla sostenibilità il proseguimento su un cammino di rispetto dell’ambiente da sempre parte del DNA aziendale». Infine, esso rappresenta «un contributo allo sviluppo ulteriore del mercato dei “green bond”, la cui crescita potrà dare una spinta decisiva alla transizione verso la “green economy”».