Provincia di Trento, il Consiglio ha ridotto le spese di funzionamento di quasi 500.000 euro

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bruno dorigatti presidente consiglio Pat aula 1I capigruppo approvano il consuntivo dell’Assemblea legislativa. Chiesto il potenziamento del servizio legislativo

Il Consiglio provinciale di Trento nel 2013 è costato ai cittadini 470.821,32 euro in meno dell’anno precedente, facendo così continuare la costante contrazione della spesa iniziata nel 2009. Il Consiglio nel 2013 è costato 10.805.520 euro (contro gli 11,2 milioni del 2012), un valore che riporta a prima del 2004, nonostante l’incremento dei prezzi al consumo maturato nel frattempo sia stato del 20,5%.

Il conto 2013 chiude con un avanzo di consuntivo pari a 2.089.542,44 euro.
E’ questo il dato che emerge dal rendiconto generale del Consiglio provinciale per l’esercizio finanziario 2013, approvato dalla Conferenza dei capigruppo e ora pronto all’ultimo passaggio in Ufficio di presidenza prima del voto in assemblea (previsto per la tornata di metà luglio).
Consiglio pat andamento spesa 2009-2013 1Il presidente Bruno Dorigatti ha sottolineato che si è riusciti ancora una volta a contenere i costi senza depotenziare i servizi, «un risultato reso possibile tra l’altro da importanti modifiche strutturali ottenute cambiando norme e regolamenti sui costi cosiddetti della politica: tagli ai gruppi consiliari, tagli a rimborsi fruiti dai consiglieri, tagli alle indennità di carica dell’Ufficio di presidenza, azzeramento dei contributi e patrocini finanziari a favore di iniziative e manifestazioni, soppressione del fondo per le spese riservate del presidente del Consiglio, riduzione delle spese per consulenze del Consiglio, riduzione del lavoro straordinario e delle spese per trasferte del personale». Si è verificata anche una contrazione delle spese per la comunicazione, per effetto soprattutto dei periodi di “par condicio” legati alle elezioni politiche e provinciali 2013. Tra le uscite, si è optato per un aumento dei contributi straordinari di emergenza e solidarietà.
Vari capigruppo hanno sottolineato l’esigenza di potenziare il servizio legislativo del Consiglio, anche alla luce dei tagli ai fondi delle consulenze dei gruppi che prima potevano alimentare studi e analisi su varie iniziative di legge.
I capigruppo hanno esaminato anche l’annosa questione della logistica degli uffici: oggi il Consiglio sostiene costi per affitti di uffici per 1,1 milioni di euro ogni anno. Serve un diverso assetto degli uffici, utilizzando uno dei vari palazzi di proprietà provinciale oggi sottoutilizzati.