Metalmeccanica in Friuli Venezia Giulia: ripresa ancora modesta

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Luigi-De-Puppi-capogruppo-settore-metaleccanico-confindustria-udine-ilnordest-quotidianoDe Puppi: «vogliamo un’Italia diversa e più competitiva»

«Vogliamo un’Italia diversa e più competitiva. Ora, alla luce anche dei risultati nazionali delle elezioni europee, vorremmo vedere anche nel nostro Paese quel cambiamento tante volte annunciato, ma mai realizzato. Senza cambiamento l’Italia non potrà mai decollare». Così Luigi De Puppi, capogruppo del Gruppo industrie Metalmeccaniche di Confindustria Udine nel corso della riunione di Gruppo tenutasi a palazzo Torriani.

De Puppi, analizzando i dati congiunturali, ha infatti parlato di ripresa debole, fragile, modesta rispetto ai paesi concorrenti, Germania e Gran Bretagna in primis. Tre sono le battaglie che, secondo De Puppi, l’Europa, mettendo al bando egoismi nazionali, dovrebbe portare avanti con maggiore convinzione rispetto a quanto avvenuto sino ad oggi: «sono state spese troppe energie nella tutela del lavoratore trascurando la tutela del lavoro. Servirebbe poi un’opposizione più decisa ai diktat degli Stati Uniti che impongono vincoli e principi al sistema finanziari che sono loro i primi a non rispettare e, infine, occorrerebbe un riallineamento del gap eccessivo del rapporto di cambio tra euro e dollaro». Al riguardo, De Puppi ha evidenziato come «tale sbilanciato rapporto di cambio non consente, se non ad aziende estremamente competitive, di penetrare commercialmente in Paesi dell’area dollaro. Se andiamo a vedere i dati nel dettaglio, si noterebbe infatti come le migliori performance delle aziende italiane continuano a verificarsi nei Paesi dell’area euro».

Tra i vari punti all’ordine del giorno affrontati durante l’incontro, sono stati illustrati anche il bando 2014 emesso dalle Camere di Commercio dei voucher per iniziative di internazionalizzazione, la costituzione di un “Finest Point” a palazzo Torriani, i contenuti della legge 78/2014 che prevedono disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese, il progetto Cre.Ta e i fondi UE stanziati per il programma Horzon 2020.

«Per il rilancio dell’economia – ha chiosato De Puppi – serve uno sforzo corale da parte di tutti. Se alla classe politica chiediamo le riforme e alla Regione una ristrutturazione degli strumenti finanziari, agli imprenditori, che nell’epoca della globalizzazione sono talvolta ancora troppo individualisti, chiediamo di fare squadra, mettendosi in rete al fine di fare più massa critica e accedere, tra l’altro, con maggiore facilità alle tante opportunità offerte dai bandi non solo europei».

Alla riunione ha presenziato anche il presidente di Confindustria Udine Matteo Tonon che, da parte sua, ha illustrato l’attività dell’associazione, in particolare per quanto riguarda il riordino degli strumenti finanziari e il rilancio della politica industriale. Il presidente ha sottolineato la centralità del manifatturiero e la necessità di supportare lo sforzo degli imprenditori nella valorizzazione del “Made in Italy” nel mondo quale fattore trainante di crescita e di produzione di ricchezza e occupazione dell’Italia.

De Puppi ha esaminato nel dettaglio l’andamento del compatto metalmeccanico. Nel 1° trimestre del 2014 la produzione metalmeccanica in Italia ha evidenziato un progresso del +0,9% rispetto al 4° trimestre del 2013 e del +1,9% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Dopo 10 trimestri con il segno negativo, la produzione metalmeccanica ha dunque registrato un’inversione di tendenza a partire dall’ultimo trimestre del 2013 (+1,1% e +0,7% rispettivamente i valori congiunturali e tendenziali) non comunque sufficiente per incidere sul valore medio annuo (-2,7% la produzione nel 2013 rispetto al 2012). La produzione metalmeccanica risulta in Italia più bassa del 29,8% rispetto al picco pre-crisi del 2008. In Germania la distanza rispetto ai livelli pre-crisi è del -0,2%.

In Provincia di Udine l’evoluzione congiunturale ha mostrato uno sviluppo simile per i due grossi comparti. Nella siderurgia, a fronte di una crescita media dello 0,7% nel 2013, gli andamenti in corso d’anno sono risultati in deciso miglioramento passando dalla caduta tendenziale del 7,4% del primo semestre ad una crescita dell’8,8% nel secondo. La meccanica ha registrato una contrazione media dello 0,3% rispetto al 2012, ma ad andamenti negativi registrati nel primo semestre (-2,9%) si sono contrapposte variazioni positive nella seconda parte (+2,3%). L’evoluzione positiva è proseguita nel 1° trimestre del 2014 segnando, sempre sulla base dell’indagine dell’Ufficio studi di Confindustria Udine, una crescita per la Siderurgia del +3,6% rispetto al trimestre precedente e del +4,6% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso, e per la Meccanica un rialzo rispettivamente del 3,4 e 4,5%.

Nel 2013 le esportazioni complessive di beni del comparto siderurgico sono risultate pari a 1.113 milioni di euro evidenziando una flessione del 10,4%, rispetto all’anno precedente. L’export di prodotti meccanici, viceversa, ha evidenziato un aumento del 6%, grazie ai buoni risultati ottenuti dai prodotti in metallo (+20%) e dai macchinari (+2%).

Nella prima parte del 2014, pur in presenza di una debole ripresa, è continuato a crescere il ricorso all’istituto della cassa integrazione guadagni. Nel 1° quadrimestre del 2014 le ore autorizzate di CIG agli addetti siderurgici sono cresciute del 120 % rispetto all’anno precedente (da 55.000 a 120.000 ore). Nella meccanica le ore di CIG ordinaria sono diminuite del 53% (da 239.000 a 112.000 ore), mentre gli interventi straordinari sono aumentati del 39% (da 818.000 a 1.141.000 ore).